Pubblicità fastidiosa: skip it!

E’ incredibile come il web pulluli di siti introdotti da animazioni flash che si possono evitare: sono gli stessi autori che ci vengono in soccorso, mettendo una bella scritta skip. Personalmente non aspetto mai di vedere cosa mi riserva l’animazione: ho imparato che nella maggior parte dei casi si tratta di un marchio che viene storpiato con vari effetti speciali. Cerco quindi di individuare velocemente il modo di evitare quello che spesso e volentieri è il delirio onanistico di sedicenti designer alle prese con Macromedia.
Annuncio Amazon Chi ha veramente qualcosa da dire dovrebbe fare come Amazon che, quando introduce un nuovo servizio, accoglie gli utenti con una lettera del fondatore in homepage: un messaggio chiaro, semplice, istituzionale che è difficile non prendere in considerazione.
Non si possono applicare al web gli stessi schemi della pubblicità veicolata attraverso i media tradizionali. Quando guardo la televisione e c’è la pubblicità: mi distraggo, mi alzo per andare al bagno o a bere qualcosa, faccio una telefonata o spedisco un sms. Guardo il video con la coda dell’occhio e tante volte tolgo l’audio. Insomma adotto una serie di atteggiamenti difensivi e metto in atto dei blandi comportamenti di negazione: tuttavia le immagini sullo schermo vanno avanti e qualcosa passa.
Sul web l’atto di negazione è assai più forte e decisivo: spesso e volentieri siamo costretti a eliminare la pubblicità per andare avanti. Accade tutte le volte che ci imbattiamo in uno dei quei fastidiosissimi annunci che si sovrappongono alla pagina che desideriamo leggere. C’è un unico modo per arrivare a quello che ci interessa: eliminare la pubblicità. Un semplice, ma fastidioso click, che di fatto si traduce in un diniego nei confronti della marca reclamizzata. Possibile che nessuno degli inserzionisti che compra questo tipo di banner ci abbia mai pensato?