L’undicesima puntata di Viaggio nella Rete che Isoradio ha mandato in onda oggi (29 settembre 2005) è dedicata al blog consumeristi. Ecco la traccia della trasmissione:
In Giappone i cellulari di ultima generazione sono in grado di leggere un nuovo tipo di codice a barre che ha forma quadrata e può contenere molte più informazioni di un tradizionale barcode.
Il Ministero dell’agricoltura giapponese intende utilizzare questa opportunità per fornire ai consumatori un’informazione completa sui prodotti che stanno acquistando: sembra infatti che i cittadini del Sol Levante siano particolarmente interessanti alla rintracciabilità degli alimenti.
Il meccanismo è assai semplice: ad esempio, se un consumatore vuole sapere da dove viene e come è stata trattata la mela che sta per acquistare, è sufficiente che fotografi con il proprio cellulare l’etichetta con il codice incollata sul prodotto. Acquisito il codice, il cellulare si collegherà a Internet e scaricherà una scheda informativa dove è scritto chi l’ha coltivata, dove è stata raccolta, come è stata conservata, quali sostanze chimiche sono state utilizzate, e così di seguito.
Se questo scenario vi sembra troppo avveniristico, nel frattempo potete iniziare a raccogliere informazioni su quello che mangiate facendo un giro in rete. In Italia un buon punto di partenza è Trashfood.com, il blog di una docente della scuola di specializzazione in scienza dell’alimentazione dell’Università della Marche. L’autrice ci ricorda che l’etichettatura dei prodotti è trasparente solo fino a un certo punto. In altre parole, è sempre meglio cercare di capire cosa sta dietro a espressioni come “meno grassi”, “meno zuccheri” o “zero calorie” oppure quali sono gli effetti sulla salute di alcune sostanze ampliamente utilizzate dall’industria alimentare come gli acidi grassi idrogenati (il cui impiego è sconsigliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità) e l’aspartame (che, secondo un recente studio, avrebbe effetti dannosi sul sistema nervoso).
Vale la pena esplorare la blogosfera anche per ricercare informazioni su quello che finisce nel nostro stomaco.
Buon viaggio con Isoradio da Nicola Mattina