Da un ristorante come Selva Candida, non ci si aspetta certo una cucina creativa o raffinata: è il classico locale con tanti coperti che, nei fine settimana, si anima di famigliole festanti e chiassose.
L’ambiente è molto carino e all’esterno c’è un giardino molto curato: le pareti sono riccamente decorate con scorci e paesaggi mentre, all’ingresso, fanno bella mostra alcune fotografie di attori, politici e calciatori. Spiccano quelle di Gianfranco Fini e Beppe Signori, che a quanto pare sono (o sono stati) avventori affezionati del ristorante.
Il 23 settembre 2005, formiamo una tavolata di 12 persone e iniziamo prendendo delle classiche bruschette miste (come si fa a farle cattive?), mentre mia moglie Patrizia opta un antipasto misto di verdure, che giudica complessivamente mediocre. Proseguiamo ordinando primi e secondi: personalmente scelgo una tagliata di manzo con funghi porcini. Mi portano la carne in una padella bollente. La presentazione è coreografica, ma la tagliata è un po’ sottile e quindi cuoce completamente diventano dura e secca come una suola di scarpe. I funghi sono amari e sgradevoli da mangiare.
Altri commensali prendono degli spaghetti al cartoccio e commentano: “questi spaghetti mica sono stati cotti nel cartoccio. Ce li hanno infilati dopo!â€. Nonostante ciò, in un impeto masochistico, alcuni ordinano pure il dolce.
Accompagniamo il tutto con una bottiglia suggerita dal cameriere: un Sangiovese di Puglia (piuttosto tanninico) dei Vigneti del Sole arrivato a tavola freddo di frigorifero (sic!).
Questa desolante serata è costata complessivamente 280 euro (ossia circa 23 euro a testa): la cifra era scritta su un foglietto volante. Un posto da evitare.
Ristorante Selva Candida
Via Selva Candida, 243 – Roma
Tel. 06.61560626
Chiuso il mercoledì
4 Responses
non posso resistere a postare (sic) questo commento.
per due ragioni patenti ed una latente:
primo, credo che sia il template wordpress più carino che mi ricordi di avere visto;
secondo, vien a pallino con il recente tema del seguente blog, cui ho partecipato al volo,
http://ilcuoreeunafrattaglia.splinder.com/post/5619947 ;
(terzo il loghetto assomiglia ad uno che avevo fatto io – e molti altri credo, a partire dai graffitari paleolitici – ed è un esempio di quasi perfezione minimale, molto elegante ma non frivolo).
così, per complimentarmi.
i blog servono anche a questo, o no?
angelo
Che dire? Grazie per i complimenti e per avermi segnalato Il cuore è una frattaglia 🙂
Nicola
rimango supefatto di quello che lei ha scritto, sono un assiduo cliente di vari ristoranti di ROMA e ritengo che la sua descrizione mi pare al quanto forzata, e’ stato solo il mangiare?
ritengo il ristorante selva candita un buon ristorante , uno di quelli che ti fa sentire a tuo agio come se fossi a casa , con prodotti buoni e sempre freschi con una spiccata classe nel saper guarnire i piatti, per quanto riguarda il vino forse le e’ capitato un cameriere non molto esperto nella scelta dei vini , visto e considerato che il ristorante ha una enoteca ben fornita all’interno, considero a mio giudizio il ristorante selva candita un buon ristorante considerando il rapporto qualita’ prezzo.
alberto 29/06/07
@Alberto. Mi fa piacere che lei si sia trovato bene: io non posso che confermare la mia esperienza invitando i lettori a considerarla come tale. Non pretendo certo di dare un giudizio definitivo e non tengo una guida culinaria. Semplicemente racconto il mio punto di vista sui ristoranti che frequento: mi piace mangiare e penso di poter dire la mia 🙂