Chi si occupa di realizzare siti web prima o poi deve avere a che fare con la fatidica domanda: “possiamo rendere questa pagina un po’ più coinvolgente e attraente? magari mettiamo delle fotografie più grandi o qualche colore in più”. Quando la pagina da abbellire è la home, la richiesta riguarda inevitabilmente una splash page con animazione e musichetta accattivante.
La domanda viene posta generalmente a metà del progetto dalla persona che ha meno esperienza di tutti in materia di Web: il capo. La stessa persona che si fa stampare le mail dalla segretaria. Egli è improvvisamente colto da vari dubbi sull’efficacia di ciò che dovrebbe approvare e, chissà perché, riesce a trovare una sola soluzione plausibile: l’effetto speciale.
In realtà, come fa notare anche Steve Krug nel suo ottimo Don’t make me think, “c’è un problema intrinseco nel modo in cui i capi sono coinvolti nel design del sito web […] considerata la modalità di sviluppo dei siti, tutto ciò che un direttore [o chi sta più in alto di lui, aggiungo io] può giudicare è l’aspetto […] Come risultato, il capo spinge sempre per qualcosa che sia visivamente più affascinante”.
Il problema è che nella maggioranza dei casi, la gente non vuole essere affascinata e tutto ciò che aggiunge vivacità gratuitamente diventa fastidioso. Quello che invece premia è fornire le informazioni e i servizi che l’utente desidera nel modo più semplice possibile. Altrimenti si finisce per sembrare poco competenti e più interessanti alle frivolezze che alla sostanza.
Mi annoia ripeterlo sempre, ma Google insegna!