Siamo arrivati praticamente alla fine della prima giornata del BarCampLondon2 ed è sicuramente giunto il momento per fare qualche riflessione. Partiamo dagli sponsor: British Telecom, O’Reilly, Bbc Backstage e Torchbox. Chi sponsorizzerà i prossimi BarCamp in Italia? Una grande compagnia telefonica, un network televisivo o un grande editore? Ho molti dubbi in proposito: mi aspetto piuttosto una piccola compagnia innovativa come a Roma.
Inoltre, c’è da chiedersi se sia un vantaggio avere degli sponsor “importanti”. Io penso di si, soprattutto perché agevolano il lavoro. British Telecom per esempio: l’evento si svolge in una bella sede dell’operatore telefonico inglese nel centro di Londra. Abbiamo a disposizione tutta l’area congressi e la caffetteria e sono state allestite sette postazioni con videoproiettore per gli oratori. O’Reilly offre da mangiare (potevano decisamente investire qualche sterlina in più), mentre mi è meno chiaro il ruolo di Bbc e Torchbox (fatto salvo il fatto che due dei tre organizzatori lavorano in queste aziende). Sarebbe bello vedere personale proveniente da queste organizzazioni interagire con il resto dei partecipanti e presentare delle idee da discutere.
Ed ecco un po’ di cronaca. La giornata parte con una sessione “urbi et orbi”, in cui i tre organizzatori (Ian Forrester, Jason Cartwright and Natalie Downe) spiegano come funzionerà l’evento. Quindi ci spostiamo tutti verso lo spazio in cui sono stati allestiti i tabelloni con il programma: si tratta di due pareti che vengono riempite molto velocemente di fogliettini. Anche io oso proporre il mio intervento. L’argomento è lo stesso del RomeCamp: “corporate communication and new media: disintermediation, remediation, automation”. Ho voglia dei mettermi alla prova con un intervento di mezz’ora in inglese e scelgo l’argomento che mi è in qualche modo più congeniale e che ho già trattato in varie occasioni pubbliche. Per fare le cose in grande, scelgo anche la sala più grande e scenografica: visto che dobbiamo ballare…
La mattina trascorre velocemente nei preparativi. Si pranza con tramezzini, biscotti e litri di Coca Cola e succo di mela. All’una iniziano le sessioni: con la telecamera mi sposto da un oratore all’altro raccogliendo brandelli di presentazioni e chiacchierando con varie persone. Non sono il solo italiano: c’è anche Carlo Nicora con la sua compagna e Riccardo Cambiassi. Entrambi hanno deciso di emigrare a Londra perché la considerano un ambiente più congeniale per chi si occupa di web. Come contraddirli! Dall’Italia, invece, sono venuti Amanda Lorenzani e Bernhard Berger di Excite: è molto piacevole averli come compagni di avventura.
Alle 17:10 è il mio turno: questa volta punto la telecamera sul palco e avvio la registrazione. Collego il computer che mi ha prestato Amanda (non ho portato l’adattatore Vga per il mio Mac) e carico su le cinque slide che ho preparato.
Ahimé, l’argomento della presentazione non attirata molti spettatori: in effetti gli argomenti trattati nel corso della giornata sono stati principalmente da smanettoni. Amanda mi da una mano con il computer che di tanto in tanto fa logoff. Parlo e qualche volta mi inceppo o non trovo le parole. Accidenti, non è affatto semplice essere fluidi in una lingua diversa dalla propria, ma alla fine penso di aver fatto una figura dignitosa.
Torno a sedermi per ascoltare qualche altra sessione, ma perdo quelle di Riccardo e Carlo. Accidenti, mi dispiace: spero che le loro presentazioni abbiano riscosso il successo che sicuramente meritavano. Ne parleremo domani perché li intervisterò entrambi.
E’ ora di cena: pizza (con pollo e ananas!) e birra. Ci sediamo al tavolo e facciamo due chiacchiere ricapitolando un po’ la giornata. Adesso ci sono un altro po’ di presentazioni notturne e poi tutti a letto, perché domani si ricomincia.
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One Response
ciao nicola, bell’annotazione, che seppelisce definitivamente la domanda se sia giusto o meno accettare sponsor 🙂
peccato davvero per me (stavo per venire anch’io ma poi non ho potuto) e complimenti a te, grazie per i report. looking forward to read ya from FOWA