Fino a oggi ho pubblicato cinque puntate del Nicola Mattina Web Show utilizzando sia Google Video che Libero Video e nel mio piccolo sono molto contento dei risultati, anche se realizzare un video è assai più oneroso che scrivere un post. Per risolvere il problema della post-produzione, ho deciso di avvalermi della collaborazione di un montatore e, grazie alle persone che hanno risposto all’annuncio pubblicato in questo blog, ho appena iniziato una collaborazione con un professionista.
Ovviamente passare dalla produzione amatoriale a qualcosa di più organizzato ha un costo, per cui mi chiedo se il Nicola Mattina Web Show possa avere un qualche interesse per uno sponsor. A questo scopo, penso abbia senso considerare quante visualizzazioni hanno totalizzato le varie puntate:
Libero | |||
Puntata 1 | 27.02 | 302 | |
Puntata 2 | 08.03 | 21 | 114 |
Puntata 3 | 16.03 | 309 | 266 |
Puntata 4 | 26.03 | 127 | |
Puntata 5 | 29.03 | 440 |
Certo non sono numeri eclatanti e sicuramente si può fare di più. Per esempio, si potrebbe distribuire il materiale su molte più piattaforme di condivisione: non c’è alcun motivo di tenerle solo Google o su Libero. Però non ne farei solo una questione di quantità perché non stiamo parlando di televisione. Non so se qualcuno abbia già fatto delle riflessioni o degli studi sull’argomento, ma non credo di dire una bestialità affermando che i 1.579 utenti che hanno visto per intero lo show (a cui si aggiungono i 19 che lo hanno scaricato da Google) gli hanno dedicato attenzione.
Concludo appellandomi all’intelligenza collettiva: c’è qualcuno che ne sa più di me e che può aiutarmi a capire se il web show può autosostenersi economicamente?
Technorati tags: googlevideo, liberovideo, webshow, sponsorizzazione
12 Responses
Hai pensato di utilizzare Revver ?
Ok, il revenue sharing non è nulla di sicuro ma tentar non nuoce…
non ho visto il web show poiché sono digital diviso.
Tuttavia non è detto che gli spettatori siano 1579, perché la stessa persona potrebbe aver visto più puntate. Ma ammettiamo pure siano un migliaio. Non so di che parlano i webshow e come sono organizzati, ma 1000 utenti (molto?) targhettizati non credo siano tanto male. Ma neanche tanto bene 🙂
Se tu fossi un sponsor cacceresti delle lire? Se si quante?
In ogni caso non credo all’autosostentamento, semai ad una parziale copertura delle spese. Poi bisogna anche vedere come li fai: possono costare 10, 1000 oppure 1000, dipende.
@aghost. E’ difficile rispondere alla domanda “se fossi uno sponsor cacceresti delle lire?” (e non mi riferisco al fatto che le lire non esistono più ;-)) Posso fare delle considerazioni del tipo: un clik tramite il programma di advertising di Google può costare anche più di un euro. Forse spedere 50 centesimi per visualizzazione (immaginando che lo sponsor abbia uno spazio in testa al video e una presenza costanza con il brand come sottopancia) potrebbe avere un senso. Se immaginiamo che un video possa arrivare a totalizzare 500 visualizzazioni nel giro di un anno, allora la sponsorizzazione per ciascuna puntata potrebbe valere 250 euro.
Ha senso? Non lo so! Per alcuni versi mi sembra troppo e per altri troppo poco… credo che dipenda anche da quanto rendono gli sport per l’inserzionista!
Grazie per il contributo 🙂
Nicola
@Dario. Ci sono vari esperimenti legati alla monetizzazine dei video. Ne parla anche Robin Good in un post di marzo (Monetizing Your Video Clips…).
nicola, bisogna anche considerare quanto ci metti a preparare il webshow: se i ci metti una settimana (faccio per dire) e devi pagare un tennico, 250 euri sono una misera, se invece ti arrangi e fai tutto in 15 minuti sono grasso che cola 🙂
@Nicola: Leggo spesso Robin ma il punto è il solito Nicola. Il mercato Italiano è ben diverso da quello Us ad esempio.
Si dovrebbe trovare uno sponsor che crede nel progetto e a cui offrire continuità nel tempo.
Mi chiedo se usi attrezzature specifiche che un eventuale sponsor vorrebbe promuovere? In secondo luogo hai pensato a creare una repository dove i contenuti sono visibili in modo ordinato? Infine hai pensato di creare un “palinsesto” di più lunga durata?
sono riuscito a vedere una puntata, nel complesso non è male ma, se accetti qualche consiglio alla rinfusa da un cameraman professionista, sia pure in disarmo:
– io andrei molto di più con la camera a mano
– gironzola in giro, fammi vedere i posti, curiosa, fammi vedere facce, insomma una inquadratura fissa per minuti e minuti di uno che parla è quasi mortale
– interventi più stringati (levare le menate che non interessano a nessuno tipo che hai finito la batteria o ti sei perso in auto 🙂
-non mi dispiacerebbe un sommarietto iniziale e la possibilità di andare subito a quel che mi interessa
per ora non mi viene in mente altro, qualche nozione basilare di videoripresa la puoi trovare sul mio (perennemente incompleto)
“VIDEOCORSO RAPIDO E QUASI INDOLORE PER ASPIRANTI CAMERAMEN”
(come imparare a fare riprese decenti partendo da zero)
http://www.girovagandointrentino.it/team/ghezzer/videoc/index.htm
@Maurizio. Ti confesso che non ho ancora fatto particolari riflessioni e strutturazioni: al momento mi sono limitato ad avviare una conversazioni chiedendo contributi su come procedere. Certo quello dello sponsor tecnico è una soluzione interessante: per lo meno non devo spendere delle fortune per acquistare apparecchiature. Il repository lo trovi su Google Video: le clip sono pubblicate tutte la… Se per palinsesto di più lunga durata intendi puntate più lunghe, ti assicuro che già produrre quindici minuti è abbastanza oneroso, figuriamoci qualcosa che si avvicini a un trasmissione televisiva. Se inveci pensi a un discorso che si svolge su più puntate, si ci ho pensato e ho anche iniziato a lavorarci in inglese. Ho già un po’ di interviste alle blog star, ma non riesco a trovare il tempo di creare il contenitore per mettercele dentro!
@aghost. Grazie dei suggerimenti, anche se non sono proprio convinto che io debba costruire un video come se fosse un videoclip musicale o qualcosa da mandare in broadcast in televisione. Leggerò il tuo tutorial… al momento vorrei perfezionare il posizionamento della telecamera, l’individuazione del punto in cui mettere il soggetto e cose di questo genere. Quando mi sarò impadronito un po’ di più della tecnica, potrò pensare a come costruire un po’ meglio la narrazione. O, magari, potrei effettivamente trovare uno sponsor che mi permetta di assoldare un cameraman, chi lo sa 😉
nicola, non ho mai detto che dovresti fare i servizi col taglio dei videclip e le inquadrature storte, che io personalmente DETESTO con tutte le mie forze. Ma la camera ferma con l’inquadratura fissa per 5 minuti è pesante, credimi 🙂
Del resto, quante volte la vedi in giro? Ci sarà pure una ragione… 🙂
Io penso che nel formato ridotto obbigatorio di internet la qualità dell’immagine venga dopo (in un barcamp poi), e vadano perciò privilegiati i contenuti, anche se sono “sporchi” non importa
ciao