Beppe Grillo: come lo neutralizzeranno

La storia è piena di tanti pseudo-rivoluzionari neutralizzati o cooptati dal potere e di pochi rivoluzionari che hanno cambiato il mondo. In Italia, tra i primi mi vengono subito in mente Masaniello e Cola di Rienzo. E a questa categoria ascriverei anche il guitto genovese, anche se oggi – fortunatamente – ci si limita a protestare pacificamente in piazza.
Dice qualcuno che è stato un errore assoldare Grillo per lo spettacolo di chiusura della Festa dell’Unità di Bologna. E invece è una grande idea, soprattutto alla luce del V-Day: ovviamente l’ingaggio è precedente alla manifestazione dell’8 settembre, ma questo mostra solo la grande lungimiranza degli ex-comunisti. L’errore l’ha fatto Grillo ad accettare, ma si sa che un comico deve pur guadagnare la sua pagnottella e a qualche decina di migliaia di euro per un paio di ore di comizio non si può certo dire di no.
Quello che Grillo dimentica, però, è che la voglia delle gente di protestare non dura all’infinito: tanto vale accogliere la protesta, portarla dentro casa e governarla, offire dei bei momenti catartici di sfogo. Così gli ex-comunisti neutralizzeranno il genovese: pagandolo per fare i suoi show!

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6 Responses

  1. Secondo me tu non hai capito niente ne di Grillo ne dei Grillini… ma tranqui, sei in buona compagnia. E’ un onda che travolgerà la politica. Ma non solo grazie a Grillo. Grazie alla gente comune. Che è stanca di questa vergognosa casta politica.

  2. …Detto tra noi, forse siamo noi grillini a non aver capito bene.
    Quella di zio Beppe sembra essere una bella manovra di marketing globale, ben riuscita tecnicamente e supportata da contenuti forti che hanno reso facile il lavoro del suo staff.
    E’ arrivato nel più classico dei “momenti giusti”, quello del disorientamento popolare, per la perdita di credibilità dei partiti.
    Ed ha scelto il mezzo migliore, la rete: bassi costi, altissimo potenziale, tutto dimostrato dal V-day.

    .. ma chi lo frequenta sa che in realtà l’universo dei meetup è il regno della censura.
    In rete basta un minimo di organizzazione per tenere tutto sotto controllo: chi dissente è bannato. E questo non è certo democratico.
    Possibile che Grillo non sappia cosa avviene nel backstage del suo blog?

    Caro Nicola, mi sembra che ora il rischio sia proprio quello che la rete diventi “la grande sorella”, quella che controlla le opinioni di massa e ti guida dove magari non saresti andato se avessi avuto modo di ragionare criticamente.

    Insomma, il classico cattivo uso di uno strumento potente.
    Mancanza di idonea cultura? Inconsapevolezza?…non so… comunque qualcosa non sta andando per il verso giusto.
    Peccato, perchè la rete mi sta proprio simpatica e al V-day mi sono divertita.

  3. Penso che tutto ciò che sgorga fra le montagne faccia bene e sono contento che Grillo riesca creare sorgenti. Magari al mare non arriverà nulla. Ma nel mentre ci sono fiumi e torrenti e prima o poi ci si bagna.
    Oggi mi sento metaforico.

  4. non mi dispiace Grillo MA mi sembra qualcosa di già visto.
    Qualcuno che per capacità e longimiranza, riesce per primo (e/o meglio di altri) a sfruttare un nuovo Media di Massa (ormai il WEB stà diventando questo o lo è già diventato…) per influenzare e guidare l’opinone pubblica od una parte di essa.
    Non è gia successo con i giornali, la radio e la televisione?
    In altre parole è populismo, non molto diverso dal populismo di Berlusoni (anche lui si proponeva, a parole, di rivoluzionare il sistema…) che è sfociato nella creazione di Forza Italia, il “partito non-partito” (cioè un partito di cui pare che anche Berlusconi si sia infine stufato).
    E Grillo ora, analogamente, stà creando le sue liste civiche (non partiti? anipartiti? mah!!!).
    Mi era molto più simpatico quando faceva l’opinionista ed il mattatore, e tirava le orecchie a tutti ma in questo suo nuovo ruolo di “politico-antipolitico” non mi piace.