Condivido un altro brano tratto da Democrazia. Cosa è di Giovanni Sartori. Il tema è l’efficacia del controllo dei governati sui governanti.
La democrazia si fonda sulla concorrenza tra partiti così come l’economia di mercato si fonda sulla concorrenza tra produttori … la differenza è che la concorrenza tra produttori economici è sottoposta al controllo dei consumatori, che appunto consumano, e quindi sono in condizione di apprezzare tangibilmente le merci che vengono loro offerte. La concorrenza tra partiti politici è invece sottoposta a un vaglio assai meno efficace, poiché in questo caso i bene non sono granché tangibili né di pronto consumo. Aggiungi che la concorrenza economica è sottoposta a controllo legale, che la frode in commercio viene punita, mentre la “frode politica” resta legalmente impunita. Il commerciante che vende perle false per vere va in prigione, il politico che vende fumo spesso riesce davvero a venderlo e comunque in prigione non va. La differenza è, dunque, che in politica la concorrenza sleale, menzognera e, appunto, demagogica, resta impunita e spesso risulta redditizia (al demagogo). Legalmente non lo possiamo impedire, siamo impotenti. Il solo correttivo sta nell’avere pubblici che non si lascino imbrogliare, quantomeno in massa e tutto il tempo.
E’ probabile che tutti noi abbiamo, almeno una volta, avuto la sensazione di essere frodati dai governanti. Di questi tempi, anzi, sembra essere opinione più che comune. Basti un esempio di questi giorni: a Napoli, nessuno raccoglie l’immondizia e nessuno la smaltisce, e quando si chiede di chi è la responsabilità la risposta è: un po’ di tutti. Ma stiamo scherzando? Eppure gli amministratori inadempienti hanno nei media dei formidabili alleati nel portare avanti questa linea di pensiero: esiste una colpa diffusa e quindi nessuno è responsabile. Questo accade a tutti i livelli e per tutte le cose che non funzionano, mentre per le cose che funzionano le paternità si trovano immediatamente e vengono ribadite con tutta la grancassa del caso.
Quello di Napoli è un caso limite. Se allarghiamo il discorso, non è difficile constatare quanto sia difficile capire quali sono i risultati dell’azione di governo (a tutti i livelli) anche perché chi ha bisogno di essere rieletto ha la tendenza a concentrarsi sulle cose visibili nel breve piuttosto che su quelle che portano beneficio alla collettività nel lungo periodo. Se fosse possibile individuare degli strumenti che permettano ai cittadini di formarsi un’opinione senza passare dai media tradizionali, la democrazia ne avrebbe sicuramente un beneficio sostanziale. Voi che ne pensate?
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