La Campania, per fortuna, non è tutta come Napoli: nel paesello del salernitano in cui mi trovo in questo momento (Buonabitacolo) si fa la raccolta differenziata anche con grandissima precisione. Plastica e alluminio, vetro, carta, umido e indifferenziata, con tanto di manuale di cosa si può mettere in un contenitore piuttosto che nell’altro.
Il risultato è che la cucina è cosparsa di cartelli con istruzioni per il corretto smaltimento dei rifiuti. D’altro canto non è tanto intuitivo che i tovaglioli di carta possano andare nell’umido, mentre non tutti i tipi di plastica possono andare nell’apposito contenitore. E così di seguito.
Vabbe’, direte voi, con un po’ di pratica si impara. Vero, ma non per tutte le generazioni: ovviamente anziani e bambini fanno più difficoltà ad accoppiare materiali a contenitori. Eppure la cosa si potrebbe risolvere molto facilmente: basterebbe scrivere sul contenitore in che sacchetto può essere inserito. Sarebbero sufficienti delle icone.
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