Twitter potrebbe far pagare l’accesso alle sue API introducendo dei pacchetti per volumi di traffico: è quanto emerge dal puzzle composto da Nic Brisbourne, venture capital londinese e imprenditore.
Tuttavia la questione è ancora molto liquida, tanto che Nic osserva che “l’incertezza che hanno creato si trasformerà in un disincentivo per gli sviluppatori che intendono investire del tempo nel creare applicazioni basate su Twitter”.
Allo stesso tempo:
Vale la pena notare che finora l’intero ecosistema di applicazioni che è fiorito attorno a Twitter è stato interamente finanziato dai venture capital. A un certo punto, la festa è destinata a finire e Twitter deve diventare un business profittevole così come tutte le altre applicazioni basate su questa piattaforma che abbiano l’ambizione di diventare qualcosa di più di un divertente passatempo.