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Voja de lavora’ sarteme addosso ;-)

Più vado avanti e più mi convinco di due cose: a) una buona parte di quelli che non hanno un lavoro se la cercano; b) una grandissimo parte di quelli che si dichiarano consulenti o liberi professionisti sono pericolosi millantatori.

Vi faccio due esempi. In Elastic stiamo cercando una segretaria (o un segretario). I requisiti non sono difficili: serve una persona che sia in grado di fare la prima nota, si occupi di gestire l’operatività dell’ufficio, faccia data entry dei contenuti nei siti web che gestiamo, parli e scriva in inglese in maniera accettabile. Sembra facile, eppure a quanto pare non lo è. Soprattutto quando, individuata una candidata, le si fa una proposta e ci si sente rispondere che no, il full time è troppo e poi la mattina c’è da portare i bambini a scuola e poi il pomeriggio c’è da andare a riprenderli. E poi e poi: ma stai cercando un lavoro o hai bisogno di impiegare qualche ora durante la giornata? Ad ogni modo, la ricerca è ancora in corso, quindi se c’è qualche volenteroso/a che si vuole candidare, sappia che il colloquio si svolge in parte in inglese: perché almeno una conversazione banale bisogna dimostrare di saperla fare. Se poi ci fosse qualche madre lingua, sarebbe una gran cosa, ma non vorrei rischiare di svegliarmi tutto bagnato per l’emozione 😀

Sul secondo versante, nel corso del 2008 ho preso qualche fregatura assoldando più di un libero pensatore recuperato online: beh, scusatemi la franchezza, ma la mediocrità impera e la presunzione abbonda. Tanto che si ha l’impressione che molti dei webduepuntozero-socialmedia-newmedia-digital-superstrategist-thinker-megaexpert sia in realtà gente che in aziende serie non andrebbe molto più lontano della portineria. La maggior parte manco ci prova a varcarla la soglia di un’azienda per fare un po’ di sana gavetta: soprattutto i più giovani, laureati con i punti, incapaci di articolare un pensiero complesso, invece di farsi il culo e studiare pontificano a base di copia e incolla.
Quando poi si tratta di professionisti più stagionati, il pericolo di trovarsi di fronte a gente che – invece di aiutarti – ti affossa diventa drammatico. Per esempio, mi è capitato di lavorare con un consulente informatico pagato profumatamente che, quattro o cinque giorni prima del rilascio di un progetto al cliente, mi comunica che aveva lasciato il computer alla mercé del figlio e che il pargolo aveva casualmente premuto una improbabile combinazione di tasti che aveva distrutto – guarda caso – proprio il progetto da consegnare. Di cui non c’era backup! Diciamo che uno fa finta di crederci perché poi alla fine il consulente in questione è un bravo ragazzo e ha una famiglia numerosa: peccato che le qualità personali non aiutino molto quando è il momento di fatturare al cliente.

Mi è anche capitato di lavorare con un consulente di comunicazione esperto di community online che – in riunione con il cliente – passava tutto il tempo a chattare: un bel passatempo a 500 euro al giorno. Il suo secondo nel frattempo prendeva appunti sul computer, ma il meeting report da condividere con il cliente me lo sono dovuto scrivere da solo, perché “sai, io in queste cose un po’ formali non sono tanto bravo”. A no?

Però voglio cogliere l’occasione di essere anche positivo, perché mi è capitato di avere a che fare anche con gente di qualità. Faccio tre nomi di persone con cui ho avuto esperienze di lavoro significative e positive: Tiziano, Alessio e Luca (per citare solo quelli che hanno un blog personale). Poi c’è Luca e le sue sketchine. Poi ci sono persone che ho sfiorato e con le quali non c’è ancora stata occasione di costruire qualcosa di più sostanzioso: ma c’è sempre tempo 🙂

Ok, mi fermo qui che oggi mi girano un po’ le palle: gli episodi che vi ho raccontato, però, sono reali. In questi giorni sto riflettendo su come procedere per far crescere Elastic: passando dalla libera professione all’impresa, mi sono reso conto che le selezione di collaboratori da introdurre stabilmente in una struttura è molto difficile. Ancora di più se si cercano dei talenti.