Riporto da Ninja Marketing: Google ha disattivato l’account di Domenico Quaranta lasciando finora inevase le molte richieste di chiarimento del malcapitato:
Domenico Quaranta ha scritto una decina di mail a Google, senza ricevere alcuna risposta. Sembra che Google abbia semplicemente deciso di “ucciderloâ€, senza dare nessuna spiegazione. D’altronde molti sostengono che Google sia Dio. E da quando in qua un’entità del genere ha bisogno di dare conto a qualcuno del suo operato?
In effetti, questo episodio mostra quanto sia pericoloso affidarsi a un unico soggetto per la gestione della propria vita digitale e quanto sia molto più sensato distribuire l’uso dei servizi oppure usare servizi che permettono un controllo migliore e un facile accesso a chi li gestisce.
UPDATE: Mi segnalano nei commenti che il problema è stato risolto, ma rimane una questione non irrilevante. Come dice giustamente Quaranta:
In altre parole, la sospensione immotivata, improvvisa e definitiva di un account google è una possibilità reale, e stabilita dal contratto. Se l’hanno scritto, prima o poi ne faranno uso. E credo che la cosa debba far riflettere chiunque usi questo servizio per motivi professionali o personali. Si ha un bel dire che questa clausola serve a Google solo per proteggersi contro eventuali denunce prodotte da disservizi come quello di cui sono stato vittima.
One Response
pare però che sia risorto:
http://lists.ecn.org/pipermail/aha/2009-June/004226.html