Nello scorso fine settimana sono stato a Londra e ho avuto modo di entrare in un supermercato Tesco per comprare un po’ di frutta. La scelta era notevole e c’erano moltissimi prodotti biologici (in inglese si dice organic). Questo, ovviamente, mi sembra molto positivo. Quello che mi ha lasciato perplesso è la provenienza di questi prodotti. Per esempio, c’erano pochissime mele europee e tantissimi pomi provenienti dagli Stati Uniti e dalla Nuova Zelanda.
Allora mi sono chiesto: ha senso vendere un prodotto biologico che ha fatto migliaia di chilometri per arrivare su uno scaffale? Non sarebbe più coerente cercare di mettere in vendita delle mele possibilmente a chilometri zero?
Parlare di salute mentale, serenamente
Vi segnalo un progetto molto interessante: Serenamente, il magazine di psicologia che vuole rendere la salute mentale accessibile a tutti. In un mondo sempre più