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Primus super pares: ma scherziamo?

E’ singolare il fatto che difendendo il Lodo Alfano, Gaetano Pecorella abbia definito il Presidente del Consiglio addirittura primus super pares, di fatto attribuendogli le prerogative di un re.
L’espressione primus inter pares, infatti, nasce per indicare una diminuzione del potere di un sovrano rispetto ai principi, di cui viene quindi considerato un pari, anche se dotato di uno speciale status. E già così, visto che fino a prova contraria siamo in una democrazia, l’uso di questo espressione mal si presta a motivare la costituzionalità del Lodo Alfano. Ancora di meno, si presta la frase primus super pares con la quale si intende attribuire al Presidente del Consiglio uno status al di sopra degli altri in funzione del proprio ruolo istituzionale.
A prescindere dal diritto costituzionale, mi sento di rigettare in toto questa concezione principesca del nostro ordinamento, che vuole far diventare la Repubblica italiana una monarchia parlamentare.