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Internet per combattere la criminalità

I giornali si occupano spesso di Internet per sottolineare i pericoli e gli usi fraudolenti. Poche volte, invece, si soffermano a raccontare le volte che la Rete viene utilizzata dalle forze dell’ordine per combattere la criminalità.

Per esempio, leggo su Evasori, Chi come quanto di Roberto Ippolito che l’Agenzia delle entrate di Pisa usa Google Earth come strumento di indagine per scoprire gli evasori fiscali:

Scruta e ingrandisci. Scruta e ingrandisci. E gli occhi cadono sui rimessaggi delle barche e piccoli yatch alla foce dell’Arno, per l’esattezza a Marina di Pisa. L’attività appare piuttosto ben sviluppata. Si verifica che i rimessaggi sono ben 35. Ma, a sorpresa, nonostante la loro dimensione dalle carte risulta che il giro d’affari è misero: 108 mila euro complessivamente l’anno, poco più di 3 mila euro per ognuno. Per sei presunti evasori scatta subito l’accertamento del reddito, più elevato, e la richiesta di versare le somme non pagate.
Costantino (il direttore dell’agenzia di Pisa, ndr) definisce Google Earth «uno strumento importante per il nostro lavoro». E racconta: «Senza far spendere un euro in più all’amministrazione, ci ha fatto risparmiare tempo e soprattutto ci ha consentito di agire con precisione. Con Google Earth c’è la possibilità di avere anche un data base storico delle fotografie satellitari e dunque è stato possibile mettere a confronto il numero di imbarcazioni presenti nei rimessaggi in date diverse. Poi sono stati fatti accertamenti sul numero di fatture emesse».

Stasera alle 21, invece, Umberto Rapetto, comandante del nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza, terrà una lezione gratuita online per il progetto Oil Project dal titolo Metodi di indagine: come Internet viene usato per combattere frodi e criminalità.