Il Quinto Potere: nasce l’associazione per i beni comuni digitali

Oggi Nova 24 pubblica un articolo di Jan Carlo De Martin dal titolo Il Quinto Potere in cui parla dell’Igf Italia e dove scrive:

Chi può dire la sua su come fondare, regolare e distribuire il potere su Internet? Praticamente tutti. Innanzitutto, gli Stati nazionali che, nonostante vengano dati per obsoleti da decenni, continuano a far sentire la loro voce, soprattutto se dietro hanno la popolazione e il peso economico di giganti come Cina, India e Brasile; le aziende, che plasmano molti aspetti della Rete e che in alcuni casi vorrebbero essere anche autorizzati a stravolgerla, come dimostra il dibattito sulla neutralità della rete. Poi la società civile in senso lato, che vede in Internet uno straordinario strumento per sorvegliare e, quando serve, aggirare i leviatani di cui sopra, ma anche e soprattutto per generare innovazione.

Segno dei tempi, perché in questi giorni abbiamo registrato un’associazione che si chiama proprio Il Quinto Potere e che lavorerà per rendere la pubblica amministrazione italiana più trasparente attraverso l’apertura dei dati e degli archivi. Faremo essenzialmente tre cose:

  • catalogheremo tutti i dati prodotti dagli enti pubblici e attualmente disponibili online, rendendoli facilmente raggiungibili attraverso un motore di ricerca;
  • in collaborazione con l’associazione openpolis, aiuteremo le pubbliche amministrazioni ad adottare la strada degli open data sul modello di quanto ha fatto il Piemonte;
  • in collaborazione con l’associazione Wikimedia Italia, aiuteremo gli enti pubblici a liberare nel pubblico dominio i propri archivi (testi, video, immagini, audio e via dicendo).

Cosa potete fare per contribuire?

  • lasciare un commento a questo post con le vostre opinioni, i vostri suggerimenti e magari dichiarando la vostra intenzione di aderire (avvieremo la prima campagna di adesioni a breve);
  • parlare dell’associazione Il Quinto Potere nei vostri blog.

Ovviamente saremo trasparenti in tutte le attività che faremo, a partire dallo Statuto che trovate di seguito.

11 Responses

  1. L’idea è ottima e, quando sarà possibile, intendo iscrivermi all’Associazione. Qualcuno penserà che è normale per un padre iscriversi all’associazione promossa dal figlio. Manco per niente!
    Lo faccio solo per convinzione, nella speranza che una maggior trasparenza incentivi la cittadinanza attiva, incoraggi la gente a documentarsi, a esprimersi e, alla fine, a dare stimoli alla politica.
    In poche parole non possiamo fare a meno della polis e della politica che la deve governare. Il qualunquismo, l’indifferenza, la strafottenza sono i piedistalli di chi abusa, ruba, coarta i bisogni dei cittadini, fa strame di quel bene supremo che si chiama democrazia.
    Meglio tutto in piazza e chi vuol cambiare qualcosa si metta in condizione di conoscere e di agire, invece di consolarsi con manifestazioni di insoddisfazione e di protesta senza proposta.
    Vai avanti Nicola! il tuo vecchio padre vuole solo fare il gregario di quanti come te credono ancora che il mondo si possa cambiare e che ogni cittadino abbia in tasca la chiave a stella (grande Primo Levi!) per farlo.

    1. Grazie della disponibilità 🙂
      Ne approfitteremo…
      Nicola

  2. Idea e relazioni proposte molto interessanti, tienici informati!
    Cìè anche tutta la dimensione della sanità che potrebbe essere molto interessante, esiste un progetto tipo patientopinion.org anche in Italia e forse possono essere coinvolti come openpolis e wikimedia.
    D.

    1. Dimitri, grazie del suggerimento conosco Pazienti.org e Linnea Passaler che l’ha ideato 🙂

  3. Interessandomi sul tema dell’OpenData, ho visto che adesso è stata lanciata DataGov.it dalla mailing list (dove siamo entrambi presenti) di SpaghettiOpenData. Ecco, Quinto Potere come si pone rispetto a questa?

    1. In uno spirito di totale collaborazione. Quinto Potere vorrebbe diventare un hub per i temi legati ai beni comuni digitali (che includono open government e open data).
      SOD è un esperimento molto interessante legato agli open data. Il manifesto un framework concettuale che intende spronare le PA. Sono tutte iniziative volontarie che possono essere efficacemente federate per fare massa 🙂