Startup Weekend Roma: appunti

17:00 Andrea Genovese affronta il tema del talento parlando di coaching e citando Mihaly Csikszentmihalyi che ha elaborato un modello una teoria dell’esperienza ottimale, che chiama flow. In altri termini, non è sufficiente essere talentuosi, ma occorre fissare gli obiettivi da raggiungere in modo che siano sfidanti: non troppo semplici perché si cadrebbe nella noia; non troppo difficili perché si innescherebbe l’ansia.
Antonio Leonforte interviene nella discussione per confermare che lo stato di flow (che lui chiama stato di grazia) è una condizione che si deve cercare di ottenere nei gruppi di sviluppo software: in questa situazione, i programmatori – che sono ingaggiati in attività intellettualmente gratificanti – diventano molto più produttivi, trovano le soluzioni più in fretta e sbagliano di meno.

16:45 Qurami (Roberto Macina) è un servizio e una mobile app che permette di: a) visualizzare in tempo reale la situazione della coda di uno sportelli; b) prenotare il posto in fila con il cellulare invece di recarsi fisicamente a recuperare il biglietto cartaceo. Il gruppo di nove persone produrre una mockup e ha già messo online una landing page.

16:30 Taxi Deal (Filippo Neri) è un app per smartphone che facilita l’accesso ai taxi: l’utente può indicare un percorso da fare e l’app gli fornisce una lista dei taxi che sono disponibili a coprire il percorso e il prezzo per la corsa. L’utente può anche decidere di condividere la sua corsa. Il gruppo di lavoro è formato da quattro persone e domani mostreranno una presentazione e un mockup.

16:00 Castin (Carlo Mallone) è un’applicazione per Facebook che ottimizza l’esperienza d’uso della condivisione di link sulla piattaforma di social networking. L’idea è incentivare la categorizzazione di link e fare in modo che l’utente riceva notifiche di contenuti rilevanti anche se non provengono dalla cerchia dei suoi contatti. L’obiettivo per il weekend è costruire il business plan e un mockup dell’applicazione.

15:45 RingPay (Michele Silletti) permette di effettuare pagamento con i cellulari quando non si può usare la carta di credito e l’uso dei premium sms non è conveniente. Al gruppo partecipano tre persone ed entro domani sera, potremo effettuare una donazione ad Emergency per testare il sistema.

15:30 Barcode Battle (idea di Claudio Tesoriero) è un gioco di ruolo per Android in cui si interpreta un personaggio le cui caratteristiche sono prese dalla realtà scansionando dei codice a barre. Si sono divisi in tre gruppi: sviluppo della componente server, sviluppo del client per android e ricerca di mercato, anche se sono tutti tecnici.

15:15 Alien è un sistema pensato per categorizzare gli annunci partendo dal testo libero inserito dall’utente. Il gruppo è formato da sole due persone: Flavio Campanella e Ludovico Grossi, entrambi informatici, e si è posto l’obiettivo di avere un prototipo funzionante alla fine dell’esperienza.

15:00 Login Bank (proposto da Silvio Donnini) affronta il problema di gestire l’accesso di più persone a un account senza condividere la password: la soluzione potrebbe essere quella di inserire un componente intermedio che si preoccupa di gestire l’autenticazione e il logging della sessione. Il gruppo pensa che ci potrebbero essere delle sinergia con Quick jobs.

14:45 M’indigno (idea di Stefano Uliari) è un’iniziativa no profit che permette alle persone di condividere un contenuto che provoca la sua indignazione invitando altre persone ad aggregarsi attorno alla segnalazione. Il gruppo sta lavorando sulla user experience e usa balsamiq per costruire i mockup.

14:30 Quick Jobs realizzerà un servizio che permetterà di acquistare micro-attività lavorative. Per esempio, ho bisogno di qualcuno che vada a controllare se su uno scaffale di un negozio è presente un prodotto: posso chiedere agli iscritti in una zona di accettare il task e di risolverlo. L’idea è stata proposta da Giuliano Iacobelli e il gruppo è molto nutrito con tecnici, designer e risorse con competenze diverse. Il modello di business è stato delineato, hanno deciso dei casi d’uso da implementare e stanno discutendo sul Cms da utilizzare.

12:50 Stefano Passatordi, fondatore di ibrii, elenca i dieci errori (+1) che ha commesso nell’avviare la propria startup:

  1. non bisogna essere troppo entusiasti e fare voli di fantasia, ma puntare ad agire in modo razionale;
  2. le persone che partecipano al team devono condividere la medesima vision, quindi non vanno necessariamente scelte tra le persone che vi stanno più vicine;
  3. è bene essere sicuri di sé, ma non bisogna essere arroganti perdendo la capacità di ascoltare;
  4. quando sviluppate il prodotto non mettete troppe cose: less is more;
  5. per spiegare che cosa fa il vostro prodotto, non spiegate le funzionalità, ma raccontare qual è il vantaggio che ne avranno i vostri utenti;
  6. curate l’usabilità e investite in un esperto di user experience con l’obiettivo che l’utente capisca al volo come si usa quello che gli proponete;
  7. chiedete proattivamente un feedback agli utenti e analizzate i risultati;
  8. partite dal prodotto e concentratevi sulla sua qualità adottando una metodologia da lean startup, quindi fate il business plan tenendo conto di quello che avete imparato;
  9. spesso si tende a emulare senza aggiungere qualcosa di nuovo o spostare i confini di ciò che già esiste;
  10. lo startupper non è sempre determinato, perché c’è l’idea che fare una startup sia un gioco e che sia facile;
  11. (errore bonus di Tara Kelly) tante startup decidono di rimanere in stealth mode per mesi rinunciando a confrontarsi da subito con il mercato.

12:30 Michele Costabile, amministratore delegato di Quantica Sgr parla di venture capital, affrontando innanzitutto il tema del miti dell’imprenditore. Ne racconta tre:

  • L’imprenditore è un titano. Le startup non le fanno i singoli
    Il contratto con Ibm fu stipulato da Steve Ballmer, che era stato uno dei più giovani vicepresident di Accenture e quindi era considerato credibile dall’azienda cliente.
  • Gli imprenditori sono propensi al rischio. L’imprenditore non è un amante del rischio, ma è uno in grado di allocare consapevolmente il rischio valutando i soggetti da coinvolgere e determinando che quota sono in grado di assumersi.
  • L’imprenditore ha inventato qualcosa di straordinario. Ciò che è veramente disruptive dal punto di vista commerciale non è mai qualcosa di sensazionale. Per esempio, uno dei business più profittevoli degli ultimi anni

Nell’area del venture capital, la finanza è un corollario: Quantica ha deciso quindi di alimentare un sistema e di diversificare la strategia di investimento. In questo contesto, ha allocato parte del fondo in investimenti di giovani che decidono di sviluppare il proprio prodotto in un seno a una piccola o media impresa già operativa.

10:00 I partecipanti arrivano un po’ pigramente e alla spicciolata. Si raccolgono attorno ai tavoli e iniziano a lavorare. Il gruppo capitanato da Giuliano Iacobelli aggrega molte persone e assume la configurazione di una riunione di condominio 😉

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