Spaghetti Open Data e il Manifesto per l’Open Government

Nascono contemporaneamente due iniziative molto importanti soprattutto per il valore simbolico legato all’argomento e al momento storico in cui si trova l’Italia. Si tratta di Spaghetti Open Data e del Manifesto per l’Open Government.

Spaghetti Open Data raccoglie un gruppo di circa 50 esperti e public servant che – su sollecitazione di Alberto Cottica – hanno animato un gruppo di discussione e prodotto in poco più di un mese un catalogo di dati prodotti dalla Pubblica amministrazione italiana che possono essere scaricare ed elaborati:

Spaghetti Open Data è appunto questo contributo. E’ il risultato del lavoro di molti cittadini che hanno segnalato links e li hanno riorganizzati. Il sito stesso è in formato open e progettato in modo da essere integrato con CKAN italiano. L’abbiamo realizzato interamente con lavoro volontario e autofinanziandoci l’hosting. Non ha alcuna ambizione che non sia quella di fornire un punto di entrata provvisorio agli open data italiani.
Consideratelo un regalo. Con tutti i suoi difetti, la nostra democrazia è un grandissimo dono che ci hanno fatto le generazioni passate: il minimo che possiamo fare, tutti insieme, è cercare di averne cura.

Il Manifesto per l’Open Government è un decalogo di dieci principi che ha l’ambizione di spronare le pubbliche amministrazioni italiane ad adottare un approccio trasparente a tutti i livelli e a consentire un controllo continuo del proprio operato mediante l’uso delle nuove tecnologie. Il manifesto è stato redatto da un gruppo di “carbonari digitali” e può essere discusso ed emendato fino al 15 novembre con l’obiettivo di averne una versione definitiva entro la fine del mese:

Tutti noi siamo impegnati quotidianamente, con diverse modalità e professionalità, a promuovere l’innovazione all’interno del Paese e in particolar modo della Pubblica Amministrazione in tutte le le sue dimensioni centrali e territoriali.
Lo facciamo con enorme passione e professionalità ma, spesso, anche con la grande frustrazione generata da una politica spesso distratta e poco sensibile ai temi dell’innovazione. Mentre molti Paesi stano sperimentando sistemi di Open Government, l’Italia è restia ad abbracciare questa nuova dottrina e tende a restare impantanata nelle patologie istituzionali tipiche dei modelli organizzativi tradizionali che acuiscono la distanza con i cittadini.
L’idea del Manifesto è di andare oltre, di superare questa situazione oramai di decennale stallo mettendoci del proprio. Non aspettando più le risposte della politica ma intervenendo direttamente creando una base comune di partenza valida per tutti quelli che hanno a cuore l’innovazione del nostro Paese.