Pensiero Democratico procede, un passettino alla volta, perché lo stiamo portando avanti nei ritagli di tempo, la sera o nei fine settimana. Però l’entusiasmo non manca, anzi!
Il nostro primo obiettivo è costruire una mailing list solida e corposa: abbiamo appena iniziato invintando gli amici, spiegando di cosa si tratta e raccogliendo molti feedback. Personalmente sono riuscito a convincere anche qualche super scettico e a conquistare la fiducia di chi dice di non aver mai votato a sinistra in vita sua. Spero di non deluderli!
Ieri abbiamo aperto la pagina su Facebook e segnalato la sua presenza a un po’ di contatti nel social network: anche qui abbiamo cominciato a raccogliere le prime adesioni. Diventa fan 😉
Quello dell’avvio è un momento critico, perché si negoziano le regole del gioco con gli early adopter, si fanno delle promesse e si iniziare a misurare la voglia di farsi coinvolgere delle persone: alcuni ti dicono di sì solo per cortesia; altri invece abbracciano con entusiasmo il progetto. Occorre stabilire un ritmo, perché è come un gioco: nessuno si diverte se non accade nulla, se no capisce qual è il meccanismo, se non lo prova e ottiene i primi riconoscimenti.
In questa fase si impara tantissimo, si convalidano alcune ipotesi di lavoro e se ne falsificano altre, ci si stupisce del fatto che cose che si considerano lapalissiane invece non lo sono affatto. Abbiamo messo online il sito di Pensiero Democratico da quasi un mese e grazie ai feedback ricevuti abbiamo corretto i testi, cambiato decisione su cosa fare, messo a punto processi e strumenti. E tanto c’è ancora da fare.
Ieri pomeriggio Francesco Terzini ha pubblicato il suo contributo (una motrice per questo treno). Presto ne arriveranno altri e chi vuole scrivere per il blog con il proprio pensiero democratico non deve far altro che proporsi.
Il Parlamento di Pensiero Democratico è avviato e sono stati aperti quattro forum per discutere di: come migliorare il progetto, lavoro, trasparenza e ambiente. Presto ne apriremo altri. Partecipare è semplicissimo, quindi non avete scuse 🙂
Adesso stiamo pensando a come concretizzare il primo progetto del Governo: vorremmo creare un sistema per facilitare il dialogo tra eletti ed elettori, un servizio online sul modello dell’inglese Write To Them. Possiamo adattare il software (è open source), ma dobbiamo raccogliere gli indirizzi di posta elettronica degli eletti: attività che abbiamo già iniziato a fare, anche se sono veramente tantissimi.
Se volete saperne di più o desiderate contribuire, non dovete far altro che: commentare questo post, visitare il sito di Pensiero Democratico, iscrivervi alla newlettere e diventare fan della pagina su Facebook. Riuscite a fare tutte le cose insieme?
2 Responses
Nicola,
Ammiro molto il progetto così come l’idea che alla base di esso si respira. Penso sia una ventata che sta partendo dalla voglia di qualcosa di nuovo e di diverso, tanto vicino al sindaco di Firenze, Renzi.
Se non in età molto giovane, ho smesso di seguire e soprattutto di fare politica. Disinteressato da quello che vedevo, disatteso nelle risposte ricevute.
Domando solo una cosa, dal mio minuscolo punto di vista circa questi argomenti. Io posso capire che mantenere un nome, così forte fa si che parte di elettori si possano riconoscere in un certo pensiero.
Mi chiedo, ma soprattutto auspicherei, che questa voglia di cambiamento fatta di valutazioni e innovazione, e non di NO a tutti i costi su tutto. Fatta di futuro e solo quello, e non di anti-questo o quel politico, non debba abbandonare completamente la sua appartenenza politica al PD. O cmq per forza riconoscersi come una forza di sinistra, ma piuttosto qualcosa di conocreto per cambiare l’Italia, diverso da quello che si è mai visto prima d’ora. Una sorta di lista civica, non alla Grillo, ma fatta di veri valori di progresso.