Secondo Robert Sutton, c’è una soluzione semplice, provata ed efficace che si può mettere in atto per aumentare le chance di successo di un progetto rischioso. Ossia la forza del pensiero positivo, della convinzione che influenza la realtà : «è un fatto assodato: se volete aumentare le vostre chance di successo, non pensate alle probabilità . Convincetevi del fatto che, grazie alla determinazione e alla perseveranza, l’idea sarà un trionfo».
La grande forza che nasce dalla convinzione che qualcosa, o qualcuno, avrà successo è stata ripetutamente dimostrata dalla vasta letteratura medica sull’effetto placebo. Operazioni false, pillole di zucchero e vaccini inerti possono essere altrettanto efficaci delle medicine vere, a patto che il paziente confidi nell’efficacia del trattamento.
Sono stati realizzati più di cinquecento studi sul fenomeno della profezia che si autoavvera. Il punto di queste ricerche non è che le aspettative positive fanno sentire meglio le persone, ma che la fiducia – anche quella ingiustificata – aiuta le persone a rendere di più […]
A volte basta pochissimo per convincere un leader del fatto che i suoi subordinati possano rendere di più. Prendiamo ad esempio uno studio realizzato in un campo di addestramento in Israele. Gli istruttori erano stati informati durante un breve colloquio che, secondo i test a cui era stato sottoposto un gruppo di nuove reclute, si poteva prevedere con precisione del 95% che un terzo avrebbe evidenziato “elevate attitudini al comandoâ€. Al resto dei soldati veniva attribuito un potenziale medio o sconosciuto. Come nella maggior parte degli studi di questo tipo, i ricercatori mentivano. Il criterio di assegnazione dei soldati a ciascun gruppo (potenziale “altoâ€, “medio†o “sconosciutoâ€) era del tutto casuale. Agli istruttori non era stata passata nessun’altra informazione, e a nessuno dei soldati era stato detto a quale gruppo erano stati assegnati né che stavano partecipando a un esperimento. Eppure, alla fine dei quindici mesi di addestramento, i soldati con “elevate attitudini al comando†avevano evidenziato un rendimento molto superiore a quello dei loro commilitoni inseriti nei gruppi dal potenziale “medio†e “sconosciutoâ€. Eccellevano in tutte le attività come la balistica, la navigazione e i test a riposta multipla sulle tattiche di combattimento, puntualmente valutati da istruttori del tutto ignari delle “attitudini al comando†dei soldati.
Lo studio appena descritto e le ricerche analoghe dimostrano che le persone a cui viene attribuito un “alto potenziale†migliorano più dei loro pari livello perché i loro capi (che vengono ingannati) dedicano loro più risorse e attenzioni e insegnano loro a credere in se stessi. I capi insegnano agli allievi migliori (così definiti in base a criteri totalmente casuali) che le difficoltà sono temporanee, che non sono imputabili a loro colpe e che non devono influenzare ogni aspetto della loro vita. E in caso di successo, convincono i loro pupilli che è solo l’inizio di una lunga serie di successi, che il successo è merito loro e che ci saranno ripercussioni positivi su tutto ciò che faranno.
La ricerca spiega anche perché i cosiddetti “eretici di successo†tendono a essere così fiduciosi e perseveranti: perché credono profondamente in ciò che fanno e sono bravi a convincere chi li circonda. Steve Jobs ne è stato l’esempio principe, con il suo famigerato “campo di distorsione della realtà â€.
In fin dei conti è buon senso messo nero su bianco. Ma, tutte le affermazioni di buon senso, alla fine risultato molto più difficili da mettere in pratica di quanto si penserebbe, principalmente per questioni emotive. Infatti, il buon senso ci dice di andare da una parte, le nostre emozioni ci fanno andare nella direzione completamente opposta.
Nella mia esperienza, un deficit nell’autostima è in assoluto uno dei principali motivi di fallimento dei progetti. Una conseguenza di questa mancanza è la tendenza a coltivare il pessimismo e a dare maggiore peso ai segnali negativi rispetto a quelli positivi.
Negli ultimi tre anni, ho avuto modo di assistere a centinaia di pitch di progetti più o meno credibili e di ascoltare migliaia di obiezioni, domande puntuali, critiche a volte feroci. In tanti casi, era evidente l’effetto destabilizzante del contraddittorio sulla persona che stava presentando il suo progetto: una sorta di campo di distorsione della realtà all’incontrario: una semplice domanda che mette in crisi un intero progetto, settimana o mesi di lavoro.
Non è facile mantenere l’ottimismo e coltivare la ragionevole convinzione che le cose andranno bene, ma per chi vuole fare una startup è un fattore cruciale, sia perché aiuta se stessi sia perché serve a tenere tutto il gruppo di lavoro motivati a perseguire l’obiettivo.
(la citazione è tratta da idee strampalate che funzionano)
5 Responses
Concordo sul fatto che l’ottimismo e l’autostima siano elementi che aiutano parecchio tuttavia ritengo che nella maggior parte dei casi se un progetto è una m—a prima o poi fallirà comunque. Inoltre in alcune persone il campo di distorsione è talmente forte che potrebbe sfociare in un vero e proprio disturbo e potrebbe portare il soggetto a commettere reati creando dei disastri… vedi Tanzi et similia.
ps
conosco persone che si comportano in questo modo e non ci vado per nulla d’accordo. 😀