Questo post è il secondo di una serie di tre (prima puntata).
Vedere le cose sotto una nuova luce
Se il déjà vu è la sensazione di aver già vissuto un’esperienza anche quando è completamente nuova, vu ja de significa comportarsi come se un’esperienza fosse nuova pur avendola vissuta centinaia di volte.
La mentalità vu ja de è molto utile per stimolare l’apprendimento e la creatività . Un ottimo esempio è quello dello statistico Abraham Wald, che durante la Seconda guerra mondiale fece uno studio sulle blindature degli aerei:
Le forze aeree britanniche e americane erano preoccupate perché molti dei loro velivoli erano stati abbattuti. Bisognava rinforzare le blindature, ma nessuno sapeva bene dove posizionarle. Wald fece un segno su ogni foro di proiettile sugli aerei che avevano fatto ritorno dalla battaglia. Scoprì che in due sezioni della fusoliera – una tra le ali e l’altra tra le code – c’erano molto meno fori. Decise allora di mettere i rinforzi proprio lì dove c’erano meno fori, e non dove ce n’erano di più. Perché? Perché era ragionevole pensare che gli aerei venissero colpiti in modo del tutto casuale. Gli aerei che aveva visto non erano stati abbattuti! Quindi erano i buchi che non aveva visto – ovvero quelli sugli aerei che non erano tornati – ad aver bisogno di più protezione.
[…]
Quale che sia l’approccio, la mentalità vu ja de è la capacità di cambiare continuamente opinione e punto di vista. Ciò significa spostare l’obiettivo dagli oggetti e dai modelli in primo piano a quelli che si trovano sullo sfondo, a metà strada tra quelli che in psicologia si chiamano “figura†e “groundâ€. Significa rovesciare una presunta relazione di causa/effetto, o attribuire più significato a qualcosa che apparentemente ne ha meno. Significa non attraversare la vita con il pilota automatico innestato.
(la citazione è tratta da Idee strampalate che funzionano)
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