Legacy Blog

Il Dna di un innovatore

Innovatori, si nasce o si diventa? Secondo Jeff Dyer, Hal Gregersen e Clayton Christensen, autori di The Innovator’s Dna, si diventa. Contrariamente a quello che molti pensano, infatti, gli innovatori non sono necessariamente persone particolarmente dotate, tanto è vero che gli autori parlano di cinque abilità che sono comuni tra chi è considerato un innovatore.

Non si tratta di impressioni, ma di uno studio che ha confrontato le caratteristiche di 500 innovatori con quelle di 5.000 manager con l’obiettivo di capire cosa distinguesse i primi dai secondi. Il risultato – in grandissima sintesi – è rappresentato da queste cinque skill. La prima è cognitiva, mentre le altre quattro sono comportamentali:

  • capacità di associare. La creazione di associazioni si verifica quando il cervello cerca di fare delle sintesi e dare un senso ai nuovi input. Aiuta gli innovatori a scoprire nuove direzioni creando connessioni tra cose che in apparenza non sono collegate: infatti le innovazioni avvengono spesso nel punto di intersezione di diverse discipline.
  • mettere in discussione le cose. Gli innovatori si fanno domande su tutto e i loro quesiti spesso mettono in discussione lo status quo. «Che cosa accadrebbe se provassimo questo?» è il tipo di domanda che alla fine produce intuizioni, connessioni, possibilità e nuove direzioni.
  • osservare. Gli innovatore osservano accuratamente il mondo attorno a loro – inclusi consumatori, prodotti, servizi, tecnologie e aziende – e questa attività permette loro di avere intuizioni e idee su nuovi modi di fare le cose.
  • fare networking. Gli innovatori spendono molto tempo ed energie cercando e testando idee attraverso il loro network con l’obiettivo di ampliare le prospettive. Non si limitano a connettersi con altri per ottenere risorse, ma vanno attivamente alla ricerca di nuove idee parlando con le persone che possano dare nuovi punti di vista.
  • voglia di sperimentare. Infine, gli innovatori sono costantemente alla ricerca di nuove esperienze. Provano nuovi posti, nuovi oggetti, cercano informazioni e apprendono continuamente nuove cose.

Queste cinque abilità rappresentano quello che gli autori del libro chiamano il Dna dell’innovatore, ovvero il codice per generare nuove idee di business.