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Il cellulare a scuola

Fino a qualche tempo fa, in alcuni stati americani, portare un cellulare a scuola era addirittura reato: in Louisiana era teoricamente punito con una pena che poteva arrivare a trenta di giorni di carcere. Sembra assurdo, ma la fonte della notizia è il New York Times (via c|net news.com): gli americani non conoscono mezze misure!
Adesso le scuole stanno allentando la presa e tollerano che gli studenti abbiano con sé il cellulare:l’importante è non usarlo durante le lezioni. Quanto buon senso! La sostanza infatti non è nel possedere o meno un telefonino, quando nell’uso che se ne fa. E qui c’è veramente molto da discutere. Ad esempio, sento spesso dire che i genitori danno l’apparecchio ai figli per potersi tenere sempre in contatto con loro; in altri termini lo usano come strumento per placare l’ansia che nasce dal distacco dai pargoli. Si tratta a mio avviso proprio di un pessimo uso perché questo cordone ombelicale che mamme e papà non riescono a recidere rischia di alimentare nei figli un sentimento di sfiducia nella propria capacità di affrontare il mondo autonomamente e con responsabilità: qualsiasi cosa accada – a prescindere dalla dimensione dell’evento – posso ricorrere alla protezione dei miei genitori; qualsiasi cosa io faccia, mamma e papà possono esercitare il loro controllo.

Parlare di salute mentale, serenamente

Vi segnalo un progetto molto interessante: Serenamente, il magazine di psicologia che vuole rendere la salute mentale accessibile a tutti. Sul sito leggo che l’obiettivo