La chiacchierata (Napoli)

A sentire il mio amico Luca, padrone di un bellissimo alano di nome Kandinsky e di una simpatica cagnetta che si chiama Emi, non è tanto facile trovare un ristorante disposto ad accogliere un’allegra famiglia con due cani. Al ristorante La chiacchierata di Napoli invece piacciono gli animali: in pochi minuti ci apparecchiano il tavolo e trovano il posto per il nostro simpatico e ingombrante accompagnatore a quattro zampe.
Il locale è gestito da un’amabile coppia: il marito si occupa della sala, mentre la moglie sta ai fornelli. I piatti sono tipiche specialità napoletane e, per primo, ordiniamo gnocchi alla sorrentina, zuppa di fagioli e scarola e pasta e patate con la provola. Buono, buono, buono: i commensali sono tutti molto soddisfatti di quello che stanno mangiando. Il cibo è accompagnato da un vino della casa insolitamente morbido e profumato.
A questo punto arriva la padrona di casa che ci elenca i secondi. Il fulcro attorno a cui ruotano i piatti di carne è il ragù in cui sono state immerse polpette ripiene di uvetta e pinoli, braciole (a Napoli sono degli involtini ripieni di ingredienti vari) e costolette di maiale. Come pesce sono rimasti i polipetti alla Luciana. Contorno di patate e friarielli (broccoletti locali). Lo confesso! Sono un amante e un cultore delle polpette e quelle de La chiacchierata sono buonissime: morbide, grandi, piene di formaggio, con il loro ripieno dolce… una poesia. I friarielli di contorno offrono un contraltare amaro che si sposa magnificamente con il resto del piatto.
La simpatica signora bionda che ci ha regalato questa gustosa full immersion nella cucina locale torna a trovarci per fare “la chiacchierata” con noi (il nome del locale è un promessa): Kandinsky ha attirato anche la sua attenzione. In effetti, un cane, la cui testa arriva quasi alla spalla di una persona, non può passare inosservato. Ce ne accorgeremo tra poco quando ci lanceremo in una lunga passeggiata per il centro della città: i commenti si sprecheranno!
Siamo tutti molto sazi, ma la signora insiste per farci provare il babà: “è un dolce leggero leggero” dice. Il babà arriva accompagnato da un piacevolissimo liquore agli agrumi prodotto dal padrone di casa. Finiamo con un caffé. Il conto è di circa 25 euro a testa (la bambina che è con noi non paga). Usciamo contenti, ma solo dopo che la signora ci abbia baciati e abbracciati tutti. Se passate per Napoli, non fatevi sfuggire questa trattoria a due passi da piazza Plebiscito. Ne vale proprio la pena!

La chiacchierata
Piazzetta Matilde Serao 37 – Napoli
Tel. 081.411465