Legacy Blog

Licenziato per colpa del blog

Mark Jen non è il primo dipendente a essere licenziato per aver pubblicato informazioni e commenti sull’azienda per cui lavorava: Google (proprietaria, tra le altre cose, di Blogger!). Prima di lui, la blogosfera ha discusso a lungo sul caso di Queen of Sky, assistente di volo, licenziata dalla Delta per aver postato nel suo blog alcune fotografie considerate “inappropriate” dall’azienda.
Come sottolinea un articolo della Cnn, negli Stati Uniti non ci sono particolare tutele per i lavoratori per cui un’azienda può licenziare facilmente qualsiasi dipendente (gli unici motivi non ammessi riguardano discriminazioni per razza, religione, sesso, etc.). Tuttavia, non è questo il punto: le organizzazioni americane stanno cominciando a preoccuparsi per le conseguenze della facilità con cui qualcuno può parlare di loro senza che loro siano in grado di controllare il flusso di informazioni. In alcuni casi, a mio avviso, si tratta di vere e proprie paranoie: le fotografie di Queen of Sky sono goliardiche e non offendono nessuno, salvo qualche bacchettone delle risorse umane con velleità moralizzatrici. Il blog di Mark Jen contiene invece giudizi piuttosto negativi sul proprio datore di lavoro: la sua inopportunità è riconosciuta unanimemente nel mondo dei blogger professionisti (vedi Robert Scoble e Jeremy Zawodny). Ciononostante, Mark risulta simpatico e Google antipatica (almeno a leggere i commenti ai post sul suo sito). Il ragazzo riconosce infatti i suoi errori e a suo discapito dice: non pensavo di diventare famoso, il blog era per i miei amici e conoscenti; non credevo che l’azienda fosse così sensibile verso i blog; quando mi hanno richiamato, ho eliminato subito i commenti negativi e quello che poteva essere considerato un’indiscrezione sgradita all’azienda; mi sono detto disponibile a seguire la policy dell’azienda e anche a chiudere il blog se me lo avessero chiesto.
Se quanto dice Mark nel suo blog è vero, allora penso che Google avrebbe potuto gestire la cosa in modo molto più elegante: avrebbe evitato di generare così tanto rumore sulla vicenda (oggi – 24 febbraio 2005 – ci sono 70.400 referenze per “mark jen” su Google e 74 articoli su Google News).