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Telefonini che leggono i QR code

Esempio di QR codeIl quadratino qui a fianco è un QR code, ossia l’evoluzione del tradizionale codice a barre, che possiamo trovare su qualsiasi prodotto. Il vantaggio di questo particolare tipo di codice bidimensionale risiede nel fatto che è in grado di contenere molte informazioni: fino 7.089 numeri oppure fino 4.296 caratteri ovvero fino a 1.817 ideogrammi kanji. Un normale barcode non supera generalmente i 20 caratteri.
NTT Docomo intende dotare i propri cellulari di una funzionalità che permetta di leggere i QR code utilizzando la fotocamera incorporata nell’apparecchio. Secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura, i giapponesi sono molto interessati alla rintracciabilità dei prodotti alimentari e un codice bidimensionale potrebbe, per esempio, dire loro tutto quello che c’è da sapere su una mela: chi l’ha coltivata, dove è stata raccolta, come è stata conservata, quali sostanze chimiche sono state utilizzate, etc. L’applicazione è descritta in un paper (pdf) di poche pagine scaricabile in formato pdf.
Ovviamente, le applicazioni dei QR code non si limitano alla rintracciabilità dei prodotti. Un quadratino di pochi centimetri quadrati può contenere tante informazioni. Tra queste, NTT Docomo cita: biglietti da visita elettronici, url, coupon con sconti, funzioni per giochi. Io aggiungere anche suonerie e wallpaper, ma capisco le remore dell’operatore a farne menzioni esplicitamente: stampare una suoneria su un pezzo di carta per fotografarla corrisponde a perdere qualsiasi controllo sulla gestione dei diritti.