Il ristorante Alla Segheria si trova lungo la strada provinciale che porta da Serrada a Folgaria, a meno di un chilometro dal paese: una caratteristica costruzione in pietra, decorata con strumenti di lavoro e vecchie attrezzature per la neve. L’ambiente è molto gradevole e accogliente con una grande stufa a ole che divide l’ingresso, con il bancone del bar, dalla sala da pranzo.
La gestione è familiare con un unico turno in cucina: meglio arrivare prima delle 21 (non dimentichiamo che in Trentino si mangia presto :-)) e prenotare (soprattutto nel fine settimana).
A tavola siamo in sei. Saltiamo l’antipasto e passiamo direttamente al primo ordinando risotto ai mirtilli (6,80 euro), cannelloni gratinati (6,50 euro) e minestrone (5,50 euro). Il risotto è perfettamente al dente con una cremosa mantecatura, ma mi sarei aspettato che i mirtilli, oltre a un bel colore vinaccia, dessero un sapore più deciso al piatto. Molto buoni anche i cannelloni: la besciamella è delicata e morbida, la pasta al dente e la gratinatura giustamente croccante.
Procediamo con il secondo: baccalà alla capuzin (9 euro), spalla di vitello (8 euro) e cappello del prete brasato al Teroldego (8,70 euro). Il baccalà, accompagnato da della polenta gialla, è gustosissimo: morbido e leggermente dolce per la presenza dell’uvetta e dei pinoli. Sono estremamente soddisfatto della scelta così come lo è mia moglie che ha preso la spalla: avrebbe fatto volentieri un bis. Giudizio molto positivo anche per il brasato, anche se il mio amico lo ha giudicato un po’ forte (“sembra selvaggina”): purtroppo non ho fatto a tempo a mettere la mia forchetta nel suo piatto 🙂
Chiudiamo con una fetta di strudel (2,50 euro) che, finalmente, non è fatto con la pasta sfoglia, ma con una delicata pasta frolla tirata molto sottile: una goduria, anche perché sono giorni che entro in tutte le pasticcerie dell’altipiano alla ricerca del dolce fatto alla maniera tradizionale.
Una menzione merita la carta dei vini che – seppur non molto ampia – presenta una selezione di bottiglie prodotte con vitigni autoctoni a rischio di estinzione (www.vinidellangelo.com): tra questi scegliamo un Groppello di Revò imbottigliato da Pravis (14 euro). Si tratta di un rosso che profuma di piccoli frutti di bosco e che si presenta al palato con una leggera nota aspra e tanninica.
Il conto finale per persona (inclusi i contorni, l’acqua, i coperti e un paio di caffé) è di circa 22,5 euro: un prezzo vantaggioso considerato la piacevolezza del locale e la qualità del cibo.
Alla Segheria
Via Filzi 45 – Folgaria (Tn)
Tel. 0464.721322
Chiuso il mercoledì