Josh Hallett individua alcuni strumenti che dovrebbero essere presenti nel sito di un candidato alle elezioni (vedi The Perfect Political Campaign Web Site). Ovviamente condivido a pieno:
- Blog. Non vorrei essere ripetitivo (in questo periodo sto proponendo a tutti di aprire un blog), ma sono convinto che sia uno strumento prezioso perché permette di instaurare una conversazione con gli utenti del sito e con altri siti. L’obiezione che mi viene solitamente mossa è: “se apro alla possibilità di commentare, poi mi tocca pubblicare anche le critiche! E comunque voglio poter pubblicare solo quello che piace a me”. Questa gente non è evidentemente abituata a fare conversazione, ma a tenere comizi. Le critiche sono sempre salutari e quelle pretestuose si sgonfiano da sole. Gli insulti, le offese, il turpiloquio non sono mai accettabili: basta dirlo con chiarezza indicando quali sono le condizioni per partecipare alla conversazione.
- Newsletter. Ci sono ancora molti utenti che non hanno dimestichezza con i blog e con diavolerie come i feed rss. Per loro è necessaria una newsletter.
- Calendario degli eventi. A questo proposito, molto spesso ci si dimentica che servizi come Yahoo! Calendar permettono di rendere pubblico il calendario. Perché spedere soldi per mettere in piedi il proprio sistemino software quando si può utilizzare un servizio gratuito?
- Photo gallery. Anche in questo caso si può comodamente utilizzare un servizio gratuito o assai poco costoso come Flickr e pubblicare regolarmente immagini della campagna elettorale.
- Donazioni. I pagamenti on line sembrano una cosa complicata, ma è possibile utilizzare PayPal oppure fare qualche asta di raccolta fondi su eBay.
- Volontari. I siti politici sono generalmente molto incentrati sui candidati. Eppure dare spazio anche a chi contribuisce al successo della campagna contribuirebbe ad umanizzarla…
Nei prossimi giorni pubblicherò un vademecum su come un candidato alle prossime elezioni politiche può costruire la propria campagna di comunicazione on line.
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6 Responses
però il blog un difetto ce l’ha: assorbe tanto tempo. Scrivi, leggi gira commenta. Se no il blog muore. Ce l’ha tutto questo tempo un politico politicante? Allora meglio un blog a più voci, col Capo che ogni tanto lo illumina d’immenso. ( Ottimo il blog della Margherita, da cui arrivo…)
P.S. e grazie per i suggerimenti operativi.
Invece il codice ntispam qualche difetto ce l’ha. Per esempio 21 e 24 compaiono uguali. Sfiga, d’accordo…
E’ vero un blog assorbe molto tempo. Tuttavia, non è necessario che il politico scriva sempre di proprio pugno: può anche demandare a un collaboratore la stesura di articoli che documentano la sua attività .
Un’alternativa molto efficace sarebbe un podcast: in questo modo, il politico potrebbe registrare dei brevi audio o si potrebbero utilizzare brani raccolti duranti incontri e dibattiti. Un soluzione sicuramente meno onerosa della parola scritta.
Ad oggi mi sono seguito 35 faccia a faccia, 6 tribune politiche, 12 cicli di dibattiti sui sondaggi elettorali e pure la puntata di “Dammi il voto e non ti deluderò”, rubrica a cura dei giornalisti riuniti per spiegare le differenze tra la scelta di voto, il voto scelto ed il voto a rendere.
Invece per la partita di andata Prodi-Berlusconi non ho trovato i biglietti in curva, così la seguirò da casa grazie alla RAI. C’era il pacchetto promozione “Faccia a faccia – Isola – San Remo” per soli 100 euro l’anno. Imperdibile.
Le regole prevedono che chi riceve la nomination andrà sull’isola mentre chi resta presenterà San Remo edizione Gold.
Bisogna dire che i nostri candidati si sono scontrati sui temi più disparati, sempre con una chiarezza d’intenti invidiabile.
Si sono affrontate importanti tematiche sociali: dalla semplice “Fenomenologia del disoccupato oggi”, all’interessantissimo “Come riconoscere un lavoratore precario per strada”.
Si è dibattuto su argomenti come “Pensionati, casalinghe e new-economy: privatizzare o no le panchine al parco?”
Così come si è argomentato sul più sofisticato “Meglio un figlio frocio o laziale?” e la questione scolastica con “Istruzione e cultura nell’era di Calderoli”.
Quello più avvincente, per chi come me è ancora indeciso sul voto, resta però il simposio su “Ricerca scientifica e tempo libero: possono coincidere?”
Secondo me si, ma non mi ricordo più chi lo ha detto!