Tra i vari regali di Natale, quest’anno ho ricevuto anche un abbonamento alla rivista Suonare News, un interessante mensile rivolto ai musicisti, ma molto piacevole anche per chi, come me, si interessa di musica classica per diletto e non per mestiere.
I primi due numeri sonno arrivati puntuali, ma di quello di marzo non si vedeva l’ombra. Decido quindi di visitare il sito della rivista, per cercare un indirizzo email per chiedere informazioni. Navigando navigando, arrivo alle offerte commerciali e vedo l’edizione 2006 di “Pagine Musica”, la guida ai servizi e alle attività musicali in Italia: passo immediatamente all’acquisto, pagando on line con carta di credito.
Tre giorni dopo arriva a casa il numero di marzo con tutti gli allegati del mese, tra cui, manco a dirlo, l’edizione di Pagine Musica. E adesso? Come faccio? Non sapevo che, come abbonata, mi spettasse di diretto. Pazienza, penso, ne avrò due. E mi rassegno.
Ieri mattina ricevo a casa una telefonata dalla redazione. Un gentilissima signora di cui, purtroppo, non ricordo il nome, mi chiede conferma del mio ordine on line. Rispondo che effettivamente l’acquisto l’avevo fatto ma che nel frattempo avevo ricevuto la rivista con tutti gli allegati. Non si preoccupi, mi risponde, non ci sono problemi, annullo subito il suo ordine. Io rimango assolutamente sorpresa. Ma dice davvero? Certo. Stia tranquilla l’ho chiamata appositamente. Io sono sempre più incredula. Ringrazio vivamente, chiudo la telefonata e penso che questo servizio clienti è il migliore in cui mi sia mai imbattuta. Meritano un applauso e, se fosse possibile, un premio “customer care”. Tra tante premi e medaglie perché non questo?