Biglietti da visita

Robert Scoble propone una divertente e interessante lista di caratteristiche che un biglietto da visita dovrebbe avere per essere efficace (Business card best practices). Tra gli accorgimenti più utili:

  • un buon biglietto da visita inizia una conversazione. Quello di Scoble alla Microsoft era anche in braille: un espediente che lo faceva notare;
  • utilizzare misure standard. La gente usa dei raccoglitori per conservare i biglietti e le tasche sono di dimensioni standard;
  • specificare la professione. E’ capitato anche a me di non avere idea di chi fosse o di cosa facesse una persona conosciuta anni prima in chi sa quale occasione… tutti gli indizi in questo senso sono utili;
  • usare una fotografia. L’unico dubbio che ho è l’effetto santino prodotto in memoria del caro estinto, ma mi sembra utile per lo stesso motivo del punto precedente… a volte la memoria visiva può aiutare.

Oppure si può usare un tocco di creatività, come mettere solo il nome sperando che il possessore del biglietto si prenda la briga di fare una ricerca su Google per sapere cosa fate. Peccato che in Italia funzionerebbe solo con un gruppetto sparuto di persone 🙂

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