Se riuscite a superare l’impatto dell’orrida copertina, Dungeon and Dreamers è una lettura interessante e piacevole che racconta come sono nati e come si sono evoluti fino al 2003 i giochi elettronici. O meglio: un certo tipo di computer games. La parola Dungeon che compare nel titolo, infatti, restringe il campo di indagine ai giochi di ruolo come Ultima e ai cosiddetti frag, come Doom e Quake della idsoftware. Pochi accenni, invece, alle console, ai videogiochi sportivi o a quelli da bar.
Star indiscussa del libro è Richard Garriot (Lord British) il creatore di Ultima e della Origin (oggi inglobata dalla Ea), di cui si narrano gli esordi sin dall’adolescenza. Meno apprezzati, invece, Carmack e Romero che hanno creato Doom e Quake. E poi, spazio ai primi giocatori che hanno fatto la storia come Thresh, che, grazie alla sua abilità, ha vinto la Ferrari di Carmack (tutti i link alle biografie portano a una voce su Wikipedia).
Dungeon and Dreamers meriterebbe un seguito: il libro, infatti, è stato pubblicato negli Stati Uniti nel 2003 e gli autori non hanno fatto in tempo a documentare la nascita di una nuova categoria di mondi virtuali, come Second Life e There, che portano il mondo dei videogiochi verso una platea molto più ampia degli appassionati di fantasy o di stragi digitali. Si tratta, infatti, di vere e proprie realtà digitali, complementari o alternative a quella in cui ci muoviamo fisicamente.
Brad King e John Borland
Dungeon and Dreamers
Mc Graw Hill
Isbn: 88-386-4365-2