Sunlight Foundation: la politica alla luce del sole

Dopo il voto positivo della Camera, oggi, la proposta di indulto andrà in Senato per una frettolosa discussione e il voto notturno: una solerzia degna delle urgentissime leggi ad personam del governo Berlusconi. In questa sede, però, non mi interessa discutere del merito del provvedimento, quanto dell’iniziativa di Antonio Di Pietro, che ha pubblicato la lista dei deputati che hanno votato sì (Chi ha votato a favore dell’indulto).

A me sembra un’iniziativa corretta e meritevole di attenzione. Non si tratta, come sostiene qualcuno, di una lista di proscrizione, ma di un atto di trasparenza che dovrebbe essere adottato in modo sistematico. Le informazioni che riguardano l’attività parlamentare sono pubbliche e accessibili a tutti i cittadini. Il problema è la facilità di accesso: come dimostrano i documenti utilizzati da Di Pietro, infatti, occorre non poco lavoro per passare dalle tabelle degli atti parlamentari all’elenco di nomi pubblicato nel sito dell’ex magistrato.

A prescindere dal merito della questione, a Di Pietro va un plauso per aver permesso al cittadino l’accesso a un’informazione altrimenti difficile da raggiungere. Se questa possibilità di verifica e controllo fosse sistematica, probabilmente verrebbero meno molte tentazioni: dai compromessi sui principi (l’epoca dei grandi ideali è finita da un bel po’) agli scambi di voti (con la finanziaria non si fanno solo i conti dello Stato, almeno a giudicare dal numero di emendamenti a favore di questo e quello).

popuppol.gifLa pensa così anche la Sunlight Foundation. Nata all’inizio del 2006, si propone di utilizzare il potere della tecnologia dell’informazione per permettere ai cittadini americani di sapere cosa fanno i loro rappresentanti al Congresso con l’obiettivo di “ridurre la corruzione, assicurare maggiore trasparenza e promuovere la fiducia nelle istituzioni democratiche”. La fondazione mette a disposizione dei blogger un interessante widget (Pop Up Politicians): se parlate di un politico, potete formattare il link in modo che generi un fumetto con i link a una serie di siti come Congresspedia (probabilmente la più interessante), a quella dei dati finanziari di Open Secrets oppure all’archivio delle votazioni curato dal Washington Post.

In un successivo post indagherò quanto è facile seguire una proposta di legge in Italia e sapere come votano i parlamentari eletti nel mio collegio (purtroppo, questa sciagurata legge elettorale ha lasciato ai partiti la decisione su chi ci dovesse rappresentare… speriamo la cambino presto!).