A Le Web 3 ho incontrato molta gente interessante. Alcuni di loro erano già nel mio aggregatore, altri ci sono entrati immediatamente. Alcuni avrei potuto conoscerli anche senza arrivare a Parigi perché abitano a Roma, ma questo è poco importante: il contesto cambia molto la situazione.
C’erano Luca Conti e Tiziano Fogliata, che conoscevo già di persona e con cui è sempre un piacere fare quattro chiacchiere. Ho finalmente incontrato de visu Lele Dainesi dotato di iPod, telecamera, fotocamera e chissà di cos’altro 🙂
Ho parlato con la rappresentanza di Excite: Amanda Lorenzani, Diego Bianchi e Andrea Martinez. Confesso la mia ignoranza: io pensavo che Excite fosse sparito dalla circolazione invece è vitale e – con una certa sorpresa – ho scoperto che il quartier generale è a Roma. Possibile che si parla così poco del fatto che siano in Italia? E’ vero che adesso è di proprietà di Ask (che sta investendo a Pisa!), ma – accidenti – vedeste come se la menano i francesi con Netvibes, che fa praticamente le stesse cose di Excite Mix 🙂
Con questo gruppetto di italiani siamo stati a cena al termine dell’evento e ci siamo molto divertiti. Peccato, invece, che non ci fosse Emanuele Quintarelli, che era già partito per Roma piuttosto inviperito per i fuori programma elettoricali. Nel corso delle due giornate, ho avuto modo di incrociare Paolo Valdemarin e sua moglie Monica, Luca Mearelli (che ha presentato WikiErp, un interessante concetto di Erp per piccole e medie imprese realizzato utilizzando le tecnologie del web 2.0). Ho fatto due chiacchiere con Stefano Vitta e Guido Bellomo di Bloggers.it e con quasi tutti gli altri paisa’ intervenuti all’evento (non li cito tutti per nome e cognome, semplicemente perché non ho i loro biglietti da visita e ho una pessima memoria per volti e nomi).
Sul versante estero, Le Web è stata l’occasione per conoscere di persona David Sifry di Technorati, con cui ci siamo scritti varie volte. Molto simpatici Rodrigo Sepulveda (Ceo di vpod.tv) e Cathy Brooks (che ha curato l’organizzazione dell’area start up per conto di GuidewireGroup).
Sicuramente affascinante la professione di “futurista†di Julie Kronstrom e Christine Lind Ditlevsen del Copenhagen Institute for Future Studies, anche se – lo confesso – me ne sfuggono un po’ i confini. Interessante, infine, la posizione di Sylvie Krstulovic che vorrebbe una maggiore considerazione da parte delle case discografiche per la rete e soprattutto la possibilità di trasmettere musica sul proprio blog al di là dei limiti imposti dalle attuali licenze.
Sicuramente c’è gente che si è messa di impegno ed è tornata a casa con una mazzetta di biglietti da visita più consistente della mia, ma io mi chiedo già come farò ad alimentare alcune delle relazioni nate a Parigi 🙂