Oggi a Parigi ho presentato PassPack, una nuova iniziativa imprenditoriale che sto realizzando insieme a Francesco Sullo e Tara Kelly. Si tratta di un on-line password manager, ossia di un servizio che permette di conservare le proprie password on line in modo sicuro (anzi sicurissimo) e di recuperarle ovunque e in qualsiasi momento. In altri termini è un servizio disegnato per chi usa il web 2.0 anche se magari non lo sanno: persone che gestiscono la posta con Gmail, il calendario con Google Calendar, le fotografie con Flickr, le cose da fare con BackPack e così di seguito.
Immaginare di avere una coppia di user-id e password diverse quando si usano decine di servizi on line è di fatto impossibile e si finisce per adottare stratagemmi che indeboliscono la sicurezza e aumentano le possibilità per i maleintenzionati di accedere in modo fraudolento alle vostre informazioni. La scorciatoia più frequente è sicuramente usare sempre gli stessi termini: il nome della moglie o dei figli, oppure le date importanti e così di seguito.
Ecco perché è fortemente consigliabile usare un sistema per migliorare la gestione degli account che ci servono per accedere ai servizi che utilizziamo tutti i giorni.
PassPack è stato accolto con interesse (almeno questa è stata la mia impressione, anche se non spetta certo a me dirlo) e ha suscitato un po’ di domande su qual è il mercato e i competitore e quali sono i modelli di business. Credo che Lele Danesi mi abbia anche fatto una fotografia nel corso della presentazione 🙂
PassPack è on line: testatelo e ditemi cosa che pensate. Se avete voglia di investire un po’ di tempo, provante anche a forzarlo o a immaginare modi per violare la sua sicurezza. Il nostro programma è di rimanere in beta per i prossimi tre mesi mentre completiamo arricchiamo il servizio con nuove funzionalità e prepariamo il lancio della versione commerciale.
Parlare di salute mentale, serenamente
Vi segnalo un progetto molto interessante: Serenamente, il magazine di psicologia che vuole rendere la salute mentale accessibile a tutti. In un mondo sempre più