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Sostiene Loic Lemeur

Loic Lemeur pubblica un lunghissimo post in cui spiega le sue ragioni e difende la scelta di invitare i due politici francesi a Le Web 3 (The end of blogger conferences).

Sostiene Loic che se i blogger contano allora devono parlare con i politici e che adesso Shimon Peres, François Bayrou and Nicolas Sarkozy stanno leggendo le reazioni nei blog. Questo, per il francese, è l’inizio di una conversazione! Devo dire che non mi sembra un granché come inizio: se l’intenzione era avviare un dialogo, allora l’obiettivo è fallito piuttosto miseramente.

Sostiene Loic che il programma è stato fatto di corsa. L’istrionico organizzatore, infatti, ammette di aver messo in piedi il programma in sei settimane e questo mi sembra molto deprecabile: con che coraggio vendi un evento a mille persone chiedendo loro 500 euro a testa senza averlo pianificato in tutti i possibili dettagli? Così si diventa poco credibili! E infatti, il nostro di credibilità ne ha persa a vagonate.

Sostiene Loic che se non ci sono piaciuti gli interventi, allora dovemmo lamentarci con i relatori. Forse qualcuno dovrebbe spiegare al giovane e fortunato imprenditore francese che non puoi dire a un cliente che se l’ammortizzatore della macchina che gli hai venduto si rompe perché è scadente non è colpa tua e che se la deve prendere con chi ha fatto l’ammortizzatore. D’altro canto quello dello scaricabarile sembra far parte del Dna di SixApart: nessuna presa di posizione da parte dell’azienda, che ha lasciato che Loic facesse da parafulmine. A me sembra un pessimo comportamento e mi fa venire molti dubbi non solo sulla credibilità del francese, ma anche su quella dell’azienda che ha firmato l’evento.

Insomma, l’impressione è di avere di fronte persone facilone e poco responsabili. Sono troppo duro nel mio giudizio? Che ne dice chi li conosce meglio di me?