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Cittadini digitali: Ottavianelli dice ancora no!

Chi legge questo blog sa che sto provando a ottenere una copia dei verbali, relativi alle elezioni politiche del 2006, delle 58 sezioni elettorali del Municipio 3 di Roma. Ho inviato una prima richiesta ottenendo un diniego motivato cosi (vedi la copia della lettera):

in riferimento alla Sua richiesta dell’8 gennaio 2007 prot. 709, si informa che, a norma dell’art. 4 del Regolamento per il diritto all’accesso alle informazioni (deliberazione del Consiglio Comunale n. 203/2003), la “richiesta di accesso agli atti deve essere motivata con riferimento all’interesse personale e concreto che determina la richiesta dell’istante…”
Poiché la domanda presentata dalla S.V. non risulta adeguatamente motivata, risultando dalla stessa un interesse per lo più generico, si fa presente che, ove la S.V. intenda richiedere copia o visionare i verbali delle elezioni politiche del 2006, dovrà comunicare allo scrivente Ufficio le motivazioni dell’interesse personale e concreto che determina la richiesta.

Ho quindi inviato una seconda richiesta motivando in modo semplice e concreto: “A questo scopo, come da Lei richiesto, specifico che la richiesta è motivata dalla volontà di realizzare il progetto Cittadini Digitali (www.cittadinidigitali.org) di cui io sono uno dei promotori.” Ho ritenuto di dover continuare con lo stesso approccio soft: quello di un cittadino che intende esercitare un proprio legittimo diritto senza dover ricorrere a un avvocato. Purtroppo, l’approccio soft non funziona con il dottor Angelo Ottavianelli, che – evidentemente – ha deciso di continuare nella sua strategia di dissuasione. Ecco il testo del secondo diniego (vedi copia della lettera):

preso atto del contenuto della Sua lettera del 06/02/2007 che, la richiesta di copia dei verbali delle elezioni politiche, è stata da Ella presentata nella qualità di promotore di una organizzazione denominata “cittadini digitali”, al fine di poter rilasciare le copie dei verbali in questione, La invito a trasmettere allo scrivente Ufficio una copia dell’atto costitutivo e dello statuto dell’Organizzazione, da cui sia possibile rilevare le finalità associative e la conseguente sussistenza di un interesse diffuso all’ottenimento di quanto richiesto.
Le rammento invero che, le norme in materiale elettorale, riservano la conoscenza del contenuto dei verbali mediante visione, ai soli “singoli elettori” (art. 75 comma 4 Dpr 30 marzo 1957, n. 361), mentre ogni altra attività (estrazione copia, accesso da parte di soggetti diversi ecc.) soggiace alle ordinarie norme in materia di accesso agli atti e ai documenti amministrativi.

Che dire? A me sembra che vi sia qualche contraddizione tra le due missive e che – in entrambi i casi – non sostenere che non ho diritto di avere una copia dei verbali, il dottor Ottavianelli stia adducendo motivazioni confuse e artificiose per evitare che io eserciti un mio legittimo diritto di cittadino. A questo punto non rimane altra scelta: devo interpellare il mio avvocato e far scrivere a lui una lettera in legalese che non lasci via d’uscita al direttore dell’ufficio elettorale di Roma. La considero una cosa estremamente fastidiosa, ma non ho nessuna intenzione di cedere.

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