Alla fine di novembre, sollecitato da una puntata di Matrix in cui si parlava di brogli elettorali, ho scritto un post con qualche riflessione su come si potesse procedere a una verifica dei voti senza ricontare tutte le schede elettorali (Brogli elettorali: come verificare?). Tale esercizio, che alcuni considerano risolutivo, è a mio avviso superfluo: mi sembra assai improbabile, infatti, che si possa ordire una cospirazione che coinvolgerebbe centinaia di migliaia di persone.
Penso che la Rete offra una grande opportunità alla democrazia e tale opportunità non è nella possibilità di partecipare direttamente al processo decisionale (la rappresentanza mi sembra una questione ineludibile), quanto nel poter esercitare un controllo. In teoria potremmo accedere a moltissime informazioni sull’operato di politici e amministratori pubblici. In pratica, tale accesso è talmente oneroso che diventa impossibile. Ecco perché ho deciso di fare un esperimento di democrazia 2.0 e ho bisogno del contributo di molte persone.
I comuni conservano una copia dei verbali delle sezioni elettorali. I verbali sono atti pubblici e quindi il cittadino vi dovrebbe poter accedere liberamente. Se un po’ di persone si prendessero la briga di chiedere all’ufficio elettorale del proprio comune una copia dei verbali delle ultime elezioni politiche, ne facessero una copia elettronica e la pubblicassero online, avremmo un archivio dei dati elettorali originali. Si tratta di informazioni compilate alla presenza di almeno cinque persone e quindi è difficile immaginare che non siano veritieri.
Pensate adesso che altre persone si prendano il disturbo di riportare i numeri contenuti nelle immagini in un archivio costruito con un software il cui codice sia liberamente ispezionabile per garantire che faccia solo delle somme. Ebbene: in questo modo avremmo ricontato i voti e finalmente sapremmo se ci sono stati dei brogli o meno. Dite che è un’impresa impossibile? Non meno dell’idea di fare un’enciclopedia collaborativa 😉
A questo punto, qualcuno di voi si starà chiedendo: che c’entra il Comune di Roma citato nel titolo? E’ semplice: da quado ho scritto il post a novembre non sono certo rimasto inattivo. Ho fatto qualche indagine e ho scritto un fax all’ufficio elettorale di Roma chiedendo l’accesso ai verbali delle sezioni del municipio 3. Ho adottato un approccio soft, quello di un cittadino incuriosito, senza assistenza legale (scarica il fax).
Oggi ho ricevuto la risposta dell’ufficio elettorale del comune di Roma, che mi dice che la richiesta di accesso agli atti deve essere motivata con riferimento all’interesse personale e concreto che determina la richiesta dell’istante. Secondo il dr. Angelo Ottavianelli, invece, la mia domanda non risultava adeguatamente motivata.
Bene! Adesso, ho bisogno dell’assistenza di un esperto che mi aiuti a capire se il diniego del Comune di Roma non mi permette di accedere ai verbali perché la legge non lo prevede, oppure se si tratta di un tentativo di fare melina. Il mio obiettivo è innanzitutto fornire le indicazioni che permettano a chiunque di richiedere con successo una copia dei verbali della propria circoscrizione.
Se vi interessa partecipare all’esperimento, rilanciate questo post sul vostro blog e datemi il vostro contributo. Grazie in anticipo 🙂
23 Responses
La risposta del funzionario comunale è fuori dal mondo, perché c’è una norma generale che consente l’accesso agli atti della P.A. e perché gli atti che hanno a che fare con le elezioni debbono essere più accessibili di tutti gli altri. Secondo il dr. Ottavianelli solo un candidato o un partito potrebbe avere accesso agli atti. E i cittadini che fine fanno?
Credo che su questa vicenda debba essere interessata la grande stampa nazionale e sarebbe interessante intercettare gli studiosi di diritto amministrativo.
http://www.servizi.comune.roma.it/elezioni/2006/politiche/p042006/vlis03.htm
E’ un’ottima idea che ho pubblicato sul sito ricontiamo.com, faccio solo delle verifiche per comprendere meglio la fattibilita’ ma potrebbe essere una forma di pressione democratica di straordinario impatto.
@Suarez. Certo, conosco questi dati, ma che io sappia i comuni non fanno le cifre elettorali, quindi i dati che si trovano sul sito del comune di Roma dovrebbero essere quelli ufficiali del Ministero degli Interni. L’obiettivo della mia iniziativa, invece, è capire se c’è spazio per delle manipolazioni nel tragitto che fanno i dati dalle sezioni elettorali ai vari luoghi in cui questi numeri vengono aggregati. Ritengo, infatti, che un taroccamento sia possibile solo a questo livello.
Mia madre lavora in un ufficio elettorale: assolutamente sono tenuti a far visionare i verbali (le sembra per i 10 anni successivi alle elezioni..). Non serve alcuna motivazione.
Probabilmente hanno rifiutato perchè non hanno voglia di lavorare
Cito da:
http://www.servizi.comune.roma.it/elezioni/2006/politiche/p042006/index.htm
“I dati riportati sono quelli trasmessi dai rappresentanti del Comune in servizio presso i seggi.
Tali dati sono, pertanto, da considerare indicativi senza alcun valore ufficiale in quanto i dati ufficiali e definitivi sono il risultato delle operazioni effettuate dall’Ufficio Centrale.”
Gia un confronto fra questi dati e quelli ufficiali rilasciati dal Viminale sarebbe mooolto più interessante di qualsiasi riconteggio
P.S. Nella tua richiesta di accesso e’ sufficiente che tu specifichi di star svolgendo una ricerca di un qualche tipo (statistico, demografico, ecc ecc) non è elegante per carita ma funziona (in iformatichese si chiamerebbe un “workaround” ;-))
@Suarez: Grazie per il contributo 🙂 Nicola.
Magari il PDF potrebbe essere utilmente “depurato” delle informazioni personali relative all’estensore: sai che ridere se mille Mattina Nicola Bertrand domani mattina chiedessero a diversi Comuni italiani la visione dei verbali?
Ciao, f.
@Francesco. Ci ho pensato, ma siccome non ho niente da nascondere e il posto in cui vivo non è un segreto per nessuno, tanto valeva lasciare tutto. D’altro canto ho l’abitudine a firmare le cose che faccio assumendomene tutte le responsabilità e, affinché la richiesta sia presa in considerazione, è necessario inviare anche una copia della carta di identità .
ciao
se posso permettermi un suggerimento, è un tema che mi sembra perfetto da proporre a http://www.comincialitalia.net…
Ciao Nicola,
credo che la tua proposta nasca da un dubbio legittimo: democrazia od oligarchia? Tu mi insegni che la controllabilità di un sistema non può prescindere dalla sua raggiungibilità e questa, a sua volta, dalla sua osservabilità ; funzionali dello stato interno al sistema stesso. Chiunque voglia tergiversare, quindi, sa bene che menare il can per l’aia o comunque oscurare in qualche modo l’accesso al controllo è il metodo più brutale – ed efficiente – per raggiungere il suo scopo.
In genere chi fa ciò con dolo si cautela con miriadi di articoli e lemmi.
Ma – e puoi insegnarmi anche questo – è impossibile controllare alcunché se il sistema che si usa per far ciò non è dotato di organi di autocontrollo. Questo trade-off se esasperato (ed iterato) conduce facilmente ad uno stallo del tipo “Lemma di Zorn”.
Quindi mi chiedo e ti chiedo: nella tua proposta, Who watches the watchmen?
Non dubito che tu abbia alcunche’ da nascondere ma penso sia ai copia-incolla frettolosi e imbarazzanti (rari casi, presumo) che alla persona che poi decide che ha bisogno di una risposta al volo e ti chiama quando gli viene il pensiero… non so, pur essendo relativamente poco geloso dei miei dati personali (e pubblico anche le coordinate geografiche di casa, per dire….) un documento in chiaro che le contenga tutte mi lascia un po’ perplesso. Se non ti da fastidio, pero’…. 🙂
Ciao, f.
idea interessantissima…ho avuto esperienza come scrutatrice e come rappresentante di listae mi sono convinta che c’è un punto debole e poco verificabile durante lo scrutinio.chiuse le urne e iniziato lo scrutinio non si esce dalla stanza,di tanto in tanto entra il rappresentante del comune a prendere i dati parziali ,e poi quelli definitivi per trasmetterli telefonicamente a chi di dovere.la trasmissione dei dati avviene verbalmentee nessuno della sezione può seguire il rappresentante del comune per verificare.Credo che volendo trasmettere dei dati alterati lo si possa tranquillamente fare. non sò se dopo questo ci sono passaggi di riscontri a tappeto con i verrbali
I Circoli della Libertà o i vari partiti dovrebbero assumere una iniziativa per richiedere e ottenere i risultati elettorali nei vari comuni d’Italia. Chiedere la collaborazione di presidenti e scrutatori di seggio o chiunque sia disponibile per effettuare controlli sui dati riportati. Da questi controlli potrebbero emergere le “anomalie” ed evidenziare le sezioni dove sono “scomparse le SCHEDE BIANCHE ALLA CAMERA” . Questo potrebbe essere di aiuto o di indirizzo ai componemti della Commissione incaricat a delle verifiche dei brogli
io ho i voti del mio comune(sestri levante-liguria), erano pubblicati sul sito internet ufficiale quindi sono già elettronici… dove li mettiamo?:-P
@DVd: L’obiettivo è avere i verbali in modo da porterli pubblicare su un sito Internet… Vogliamo dimostrare che si può partire dagli originali e ricreare tutto il processo dal punto più vicino allo spoglio. Grazie dell’interesse 🙂
Ciao. Nicola
L. 241/1990 (Trasparenza amministrativa)
art. 22.1 .
“Al fine di assicurare la trasparenza dell’atticità amministrativa e di favorirne lo svolgimento imparziale è riconosciuto a chiunque vi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti il diritto di accesso ai documenti amministrativi, secondo le modalità della presente legge”.
art. 24.2
disciplina ed esclusione per:
a) sicurezza, difesa nazionale e relazioni internazionali
b) politica valutaria e monetaria
c) ordine pubblico, prevenzione e repressione della della criminalitÃ
d) riservatezza di terzi, salvo il diritto degli interessati di prendere visione degli atti necessari a curare o difendere i propri interessi giuridici.
art. 24.4
“Le singole amministrazioni hanno l’obbligo di individuare … le categorie di documenti da esse formati … sottratti all’accesso per le esigenze del comma 2.”
Non sono un esperto, ma questo mi risulta.
Avanti a tutta forza. Z
A proposito di Fondazione Mondo digitale e del corso sule donne e nuove tecnologie…..
L’azienda che promuove questo corso (Fondazione Mondo digitale) è composta nella maggior parte dei casi da lavoratori precari assunti a progetto. Questo non consente, soprattutto, alle donne di costruirsi un futuro avere un figlio, semplicente fare un mutuo o addirittura di ammalarsi….
Questo tipo di aziende negli States verrebbero etichettate con un bel bollino rosso. In Italia aziende come queste si fanno addirittura promotrici di corsi che aiutano le donne a emanciparsi ed avere diritti………Scusate il termine un pò rozzo ma questi hanno la faccia come il c..o. Evitate ragazze di mettere piede in aziende come queste che non potranno insegnarvi niente se non quello di disprezzare il lavoro umano. Vorrei per ultimo sollecitare la pubblica amministrazione a destinare fondi per iniziative lodevoli ad aziende serie che rispettino i diritti fondamentali di chi lavora soprattutto se questo è una donna…
Grazie
Rispondo a Sara o presunta tale (scusa ma nutro dei sospetti sulla tua identità ). Quello che scrivi è del tutto inesatto.
L’azienda che promuove questo corso è composta da 6 dipendenti assunti a tempo indeterminato e da 3 collaboratori esterni.
Le donne assunte costituiscono la maggior parte dello staff (6 su 3; bella media non credi??? alla faccia di quelle aziende invece che non promuovono le politiche di parità di genere) e tra queste, due sono già madri felici e tutelate dalla legge e una in attesa del primo figlio (tutte sono assunte a tempo inderteminato).
In tre anni i bambini nati dalle dipendenti della società sono stati 4 (e poi dicono che in Italia non nascono figli!) e uno in arrivo.
Quindi permettimi di dirti che i dati in tuo possesso sono del tutto inesatti e offendono una realtà aziendale impegnata al contrario a promuovere le politiche di genere.
Un ultimo dato, tanto per tua conoscenza, il lavoro delle donne all’interno della Fondazione è notevolemente superiore rispetto a quello degli uomini per creatività , intelligenza e diligenza.