Gli uffici stampa alla prese con i social media

E’ molto divertente il decalogo per uffici stampa junior (e non solo) di Gianluca Diegoli (Guida in dieci punti al rapporto con i blogger, per uffici stampa 1.0). La mia regola preferita è questa perché l’attenzione non è una cosa garantita e gratuita…

ricordate che non siete le nostre fonti di notizie preferite, che sono, nell’ordine: gli altri blog, i tag/feed di technorati, google news, alert, ecc. ecc. Quindi molta, molta auto-ironia vi sarà necessaria, sia nel formulare le richieste, sia per incassare le eventuali risposte ricevute.

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5 Responses

  1. Caro Nicola, rigiro anche a te la domanda (o forse più un’amara constatazione..) che mi ponevo commentando il post di Gianluca : non pensi anche tu che la maggior parte dei comunicatori e sicuramente la stragrande maggioranza dei loro committenti, si dichiarano interessatissimi alla blogosfera, ma non leggono assolutamente i blog che si occupano di marketing e comunicazione, che, sospetto, sono l’unico vero pubblico di se’ stessi ? Come si può uscire da questo circolo “non virtuoso” ?

  2. Caro Enrico, è sicuramente vero: la maggior parte dei relatori pubblici non legge i blog, ma inizia a interessarsene. D’altro canto quanta gente conosci che fa questo mestiere che si aggiorna, se non quando obbligata (per esempio perché iscritta alla Ferpi)?
    Ad ogni modo, se è un segno che le cose stanno cambiando io e Italo Vignoli abbiamo fatto un seminario a Roma e Milano qualche settimana fa per la Ferpi. E adesso con la delegazione laziale stiamo pianificando un nuovo incontro.
    In questi incontri la domanda ricorrente è: come si fa il monitoraggio?
    Ciao. Nicola

  3. Ero ovviamente al corrente dell’iniziativa FERPI, il mio dirimpettaio di scrivania me ne ha parlato 😉 …
    Il problema maggiore però. mi sembra quello dell’incompetenza lato utente, ovvero di quella che mi sembra essere una disarmante incapacità delle aziende di valutare l’operato delle loro agenzie. L’esempio citato ad Diegoli è sotto questo profilo illuminante: sono certo che il committenet si sarà sentito molto fiero della sua agenzia così 2.0 ….

  4. @Dario: personalmente applico la regola che il comunicato si invia via email (con un x-mailer, one to one, niente blind copy) in formato testo. Se poi il giornalista chiede espressamente altri formati, così come immagini o documenti di supporto, allora OK. Se il rimando ad altri documenti è indispensabile, un bel link risolve il problema.