Ancora brogli elettorali

Ormai quello dei brogli elettorali è diventato un leitmotiv: anche Leoluca Orlando se ne dichiara vittima dopo la sconfitta a Palermo. E, così riporta il Corriere della sera, dichiara: «Abbiamo verificato – aggiungono dal comitato elettorale – l’esistenza di parecchie schede fotocopia nelle urne votate. In una stessa sezione il 25% nella schede riporta il nome dello stesso candidato scritto con la stessa mano e con una matita copiativa non fornita al seggio».
Se non ricordo male, ogni seggio elettorale è presidiato dalle forze dell’ordine. Mi domando per quale motivo, nel momento in cui qualcuno ha la certezza che si stia compiendo un broglio, non le faccia intervenire immediatamente e non sporga denuncia. Si tratta di un reato penale!
Agitarsi dopo le elezioni gridando alla congiura non è accettabile e chiedere al ministro di annullare le elezioni è semplicemente un’operazione demagogica e priva di sostanza. Questo continuo mettere in discussione la correttezza delle procedure con cui il popolo sovrano delega un gruppo di rappresentanti ad amministrare una collettività è pericoloso: non si può mettere sempre in discussione il meccanismo su cui si basa la nostra democrazia.

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One Response

  1. perche’ magari i rappresentanti di lista era fuori a prendersi un caffe’ lungo.. come spesso succede :°//

    alle 17 un gruppo di gente si rivede al difronte al comune per protestare contro i brogli..

    ieri sera fino alle 1.00 c’erano li’ ad occupare l’ingresso un centinaio di persone..