Tra vanità e manie di persecuzione

Una delle cose che amo di più del mondo digitale in cui sono immerso è la sua ineludibile materialità: alla fine, dietro ai link e alle url ci sono degli umani, con tutto quello che ne consegue. Fortunatamente, spesso va assai bene e si incontrano persone gradevoli e garbate, che hanno cose interessanti da dire, che sono fortemente interessate ad ascoltare, che sono animate da curiosità e da un sincero spirito di condivisione. Quando va meno bene, le figure peggiori le fanno i vanitosi.
Non preoccupatevi! Non mi sto addentrando in una filippica sui difetti o sull’educazione degli altri. Sto, invece, mettendo le mani avanti, perché mi rendo conto che la vanità e la vanagloria che io posso vedere in alcuni miei interlocutori sono due caratteristiche che essi possono tranquillamente rintracciare nel sottoscritto. La cosa mi corruccia un po’ perché sono due tratti che a me risultano piuttosto sgradevoli e, visto che sono un vanitoso, vorrei essere percepito positivamente sempre e comunque da tutti 😉
Fortunatamente la vanagloria risulta spesso comica e offre l’opportunità di farsi e di far fare qualche risata. Basti pensare alle manie di persecuzione che genera: il filtro antispam che si mangia i commenti diventa censura; il blogger che ti cita senza seguire tutte le regole del manuale di search engine optimization per garantirti un incremento del pagerank di Google è, nella migliore delle ipotesi, un ingrato; se perdi al blogstar death match è colpa dei tuoi amici che sono rincoglioniti; e così di seguito.
Insomma, non tutto il male viene per nuocere: i vanitosi si coprono così facilmente di ridicolo che diventa fin troppo semplice prenderli per i fondelli… Ebbene: mi raccomando non risparmiatemi e prendetemi pure in giro (o “dateme du’ pizze”, come si direbbe a Roma) se vedete che perdo di vista la realtà 😉 Grazie!

9 Responses

  1. Marco, ti assicuro che non ho nessun livore nei tuoi confronti, ma abbiamo scommesso con un amico che se avessi aggiunto un riferimento al tuo post, tu avresti risposto in modo piccato… ed eccoti qua 😉 Grazie per avermi fatto vincere la scommessa 😀

  2. Nel mondo partecipativo, alimentato da Technorati e dai trackback, sarebbe stato impossibile perdere. Scrivi di essere un consulente specializzato in comunicazione e new media, vincere così è come rubare a pocker scommettendo con un bambino di tre anni.
    C’è qualcosa in particolare che ti ha spinto a scommettere su questo genere di repliche oppure è tua consuetudine giocare alle trappoline digitali nei tuoi post? O forse stai facendo ricerca e sperimentazione spinta nelle dinamiche relazionali del condominio blogosfera?

  3. Marco, ti consiglio la frase evergreen: “specchio riflette” e l’insuperabile: “chi lo dice lo è”.

    Mediante queste due locuzioni, uscirai vinccitore da ogni discussione!

  4. Luca, hai ragione, ora ci rifletto. Visto il livello della risposta potrei sempre optare per un “gne gne gne” o per un “tanto non ti sento!” tappandomi le orecchie con entrambe le dita 🙂