Un caro amico di mio padre, Gianni Pittella (eurodeputato dei Ds) sta coordinando la campagna elettorale di Enrico Letta per le primarie del Partito Democratico. Gianni è uno dei pochi politici con un blog degno di questo nome e qualche giorno fa abbiamo discusso di come coinvolgere la blogosfera italiana al dibattito che si terrà il 14 e 15 settembre a Piacenza per l’avvio della campagna elettorale.
Si tratta di un evento di grandi dimensioni (sono previste duemila persone), per cui avremmo escluso l’ipotesi di organizzare delle sessioni in stile barcamp, anche se non è mai detto. La soluzione più semplice sarebbe quella di invitare un po’ di blogger, magari parificandoli con i giornalisti e quindi dando loro accesso alla sala stampa, per organizzare una sessione di domande e risposte. Vi confesso però che l’idea di mettere in piedi una conferenza stampa per i blogger non mi entusiasma molto.
Allora giro a voi la domanda: se qualcuno vi invitasse a partecipare all’evento di Enrico Letta per l’avvio della sua campagna elettorale che cosa vi aspettereste? Che cosa vorreste trovare? Come, eventualmente, vorreste contribuire? Perché decidereste di partecipare o meno?
A me sembra una buona occasione per alimentare un dialogo e penso che le sue modalità debbano essere sviluppate congiuntamente. Inoltre ritengo che non sia necessario essere di sinistra per partecipare: la politica dovrebbe essere mediazione di principi e non litigio continuo. Credo che sarebbe interessante se occasioni come questa potessero essere usate per andare un po’ oltre gli schemi da stadio a cui ci hanno abituato in questi ultimi anni. Quando partecipiamo ai barcamp, andiamo per conversare, non per essere tutti d’accordo e osannare qualcuno. Non si può fare anche con la politica? Ecco perché ho deciso di aderire all’iniziativa e di promuoverla. Mi piacerebbe molto avere un vostro contributo: aspetto i vostri commenti 🙂
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13 Responses
Ovviamente, è un problema di organizzazione: in che modo i candidati sono disposti a interagire con il pubblico presente? Se la risposta è “poco o niente” rimango a casa e al limite me lo guardicchio in streaming.
Gaspar, hai perfettamente ragione. L’evento di Piacenza potrebbe anche non essere il momento adatto per dialogare con la blogosfera. In questo caso, sarebbe sicuramente meglio rimanere a casa a vedere la cosa in streaming 🙂
@nicola
la risposta a Gaspar e’ una maniera carina per dire che non vale la perna scervellarsi oltre?
🙂
@markingegno. Assolutamente no: è solo una delle possibili ipotesi! Ci sono momenti che si prestano meglio per perseguire certi risultati: i barcamp, per esempio, si prestano benissimo per conversare dentro e fuori le sessioni con gli interventi. L’evento di Piacenza probabilmente non permetterà grande interazione per le dimensioni. Allora in questo caso si offrirebbe ai blogger la possibilità di seguire un evento per raccontarlo in modo diverso dai giornali: una narrazione più bella e fresca, meno ingessata e orientata da logiche di appartenenza a gruppi di interesse. Sarebbe già un grande successo: la dimostrazione di come i non professionisti possano fare qualcosa di nuovo e interessante 🙂
Mi spiace per le tue amicizie familiari ma la comunicazione on line di Letta – sin ora – è davvero poco focalizzata sull’on line e sui blog; eviterei di portarmi a piacenza un boomerang.
Se vuoi saperne di più su come la penso [e magari giare i suggerimenti] puoi leggere il mio post del 29.08 “PD on the web”.
Ciao.
Pier Luca Santoro
@PierLuca. La comunicazione politica avviene ancora moltissimo fuori dal web e gli staff dei candidati non sono attrezzati per gestire l’online. C’è molta diffidenza e ci si affida a consulenti esterni e qui c’è il problema della scelta: le agenzie che si occupano di web e che abbiano una competenza seria sui media sociali sono veramente pochine. La maggior parte pensa che sia sufficiente customizzare il proprio Cms pubblicando degli articoli in ordine cronologico inverso e che il gioco sia finito lì. Ma è inutile fare polemiche: il dato di fatto è che nessuno dei candidati che vengono dalla politica usa la Rete attivamente. Né Uolter, né Rosi e men che meno Enrico! Adinolfi non fa testo e comunque la sua candidatura è pretestuosa e priva di contenuti politici seri: non si può certo sostenere una candidatura per motivi anagrafici, anche perché da questo punto di vista Enrico Letta è pienamente titolato visto che ha appena superato i 40 anni.
L’idea che mi sono fatto per l’evento di Piacenza è di invitare i blogger e di mettere a loro disposizione una connessione a Internet in modo che possano raccontare l’evento dal loro punto di vista ed è comunque dal mio punto di vista un valore aggiunto e una cosa interessante: una cronaca che non sia solo giornalistica e quindi più fresca e spontanea. Più vera!
Condivido, come mi pare emergesse anche dalla mia sintetica analisi. L’idaea della connessione può essere un aggancio………se me ne vengono in mente altre – magari – provo a dirtele.
Ciao
Pier Luca Santoro
Nicola. Qualche settimana fa ho scritto un commento sul blog di Letta. Era al post di Trentin. Era critico ma garbato. Non sono mai stato pubblicato. Francamente, se questo è il loro concetto di moderazione…
@Iron Mauro: Sinceramente non so che dirti, salvo che ho girato il tuo commento al Comitato di Enrico Letta per verificare che non abbiamo commesso degli errori.
A mio modesto parere accreditare alcuni blogger insieme ai giornalisti la vedrei un’ ottima base di partenza… cose meno “istituzionali” vanno organizzate bene e ci vuole la volontà di entrambe le parti oppure ha ragione Gaspar… comunque voto per l’ accredito e la sala stampa e il blogger che fa le domande come il giornalista 😉