Gaetano Salvemini: i problemi della democrazia

Domenica del Sole 24 Ore del 26 agosto 2007, riporta un breve scritto di Gaetano Salvemini. Si tratta di un brano tratto dal libro Sulla democrazia, edito da Bollati Boringhieri. Ne cito alcuni passaggi che mi sembra molto belli e molto attuali:

Quando furono create, le istituzioni democratiche si basavano sull’assunto che gli elettori avrebbero scelto come rappresentanti i migliori tra di loro, e che coloro che fossero stati eletti avrebbero fatto leggi e controllato l’operato dell’esecutivo nell’interesse della comunità.
L’esperienza ha dimostrato che gli elettori raramente scelgono i migliori. Di fatto, essi scelgono normalmente i mediocri, a volte scelgono perfino i peggiori individui della comunità. Questo è il primo punto debole delle istituzioni libere e democratiche.
In secondo luogo, il compito del potere legislativo è diventato sempre più difficile con il mutare delle condizioni economiche e sociali … Dove potreste trovare oggi un uomo in possesso delle conoscenze tecniche necessarie per una valutazione intelligente di tutte le misure su cui un deputato o un senatore è chiamato a votare?
Il terzo punto debole della democrazie odierna è la stampa quotidiana … Negli ultimi cinquant’anni la stampa quotidiana è diventata una grande impresa capitalistica che richiede milioni di dollari per essere realizzata. Chiunque abbia i milioni necessari è quindi nella condizione di inondare ogni giorno il Paese di tonnellate di carta stampata, anche se il suo genio consiste unicamente nello scoprire quale genere di delitti o a quale tipo di gambe femminili sia più sensibile la parte meno istruita della popolazione. Molti di questi giornali sono di proprietà di aziende capitalistiche o servono a promuovere ambizioni personali che troppo spesso non hanno nulla a che fare con il benessere della comunità … La stampa è ora una dittatura unica nel suo genere. Piantata nel mezzo delle libere istituzioni, le turba insidiosamente e le corrompe.

Ai tempi di Salvemini (morto nel 1957), la televisione non esisteva ancora, ma il risultato non cambia molto. Il passaggio dai media di massa ai media sociali potrebbe però cambiare drasticamente la situazione. Vedremo!

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2 Responses

  1. Ne dubito anche se in fondo ci spero tantissimo. Tutte le teorie avanzate anni fa sono attualmente veritiere e la cosa in fondo spaventa. Non credo che i nostri anziani piuttosto che gli antenati e gli storici fossero veggenti, credo più al fatto che la storia futura e lo sviluppo fossero fin troppo prevedibili fino a qualche anno fa 🙁

    P.S. Piccola correzione ortografica… “Hai tempi di Salvemini”? 😉