A una prima lettura, il disegno di legge sul riordino dell’editoria del 3 agosto 2007, suggerisce che nel testo sia nascosta un’opportunità.
Innanzitutto, il testo intende includere nel concetto di prodotto editoriale praticamente tutto quello che viene scritto e pubblicato in qualsiasi forma ad eccezione di quanto viene prodotto all’interno di un’azienda. Tutti coloro che pubblicano diventano automaticamente operatori della comunicazione (sic!) e di conseguenza devono iscriversi all’apposito registro. A costoro si applicano quindi alcuni reati, come la diffamazione a mezzo stampa, che – se non ricordo male – è un reato penale. L’intenzione è discutibile e più di un osservatore ha fatto rilevare che ha dei risvolti liberticidi e censori pericolosi (leggi per esempio: Il Governo vara la Internet tax).
Nella smania legislativa del Governo, però, mi sembra di vedere anche un’opportunità. All’articolo 12, infatti, si dice che:
Gli operatori della distribuzione dell’editoria quotidiana e periodica nelle concrete pratiche commerciali, nei diversi passaggi e ad ogni stadio, nazionale o locale, della filiera distributiva, rispettano i principi della concorrenza e del pluralismo e garantiscono la parità di trattamento fra le testate giornalistiche.
Ebbene, visto che io posso svolgere attività editoriale anche solo via Internet, nel momento in cui mi si riconosce come operatore della comunicazione, di fatto si impone a chi distribuisce i miei contenuti, ossia il provider e il carrier, di non discriminarmi rispetto ad altri operatori. Questa cosa assomiglia molto alla net neutrality.
Mi spiego: ieri sera giocavo con MoFuse e ho costruito la versione mobile del mio blog (http://m.mofuse.com/nicolamattina). A questo punto, se io fossi un operatore della comunicazione, avrei diritto a distribuire la versione mobile del mio prodotto editoriale senza subire discriminazioni. Di conseguenza, gli operatori wireline e wireless – in quanto distributori – non potrebbe mettere concretamente in piedi alcun walled garden. E’ corretto questo ragionamento?
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