Veltroni stasera ha fatto una trasmissione via web in cui ha risposto a una manciata di domande poste principalmente via chat. A mio avviso non è stata una bella prova: di fatto, Uolter non ha risposto a nulla di nulla. Ha fatto solo una amabile chiacchierata con Marino Sinibaldi.
Non sono un esperto di comunicazione politica, non me ne sono mai occupato direttamente e non ho mai fatto lo spin doc. Però comincio a capire alcune dinamiche. Quella che mi è molto chiara è l’intenzione di evitare il più possibile il confronto diretto in contesti che non siano più che controllati. Prendiamo l’andamento della videochat di stasera: arrivano un po’ di domande via chat, alcune delle quali sono anche molto specifiche. Altre domande sono state raccolte su Facebook, sul blog del tour in pulmann e sui siti di alcuni quotidiani. Tra i quesiti ci dovrebbero essere anche alcuni dei video postati 10domande (ne abbiamo parlato a più riprese con gli organizzatori di Democratica.tv). Sinibaldi è bravo a selezionare solo quelle che permettono di parlare del più o del meno, di affrontare grandi temi e di non dire nulla di specifico. Insomma, di non dare risposte, ma di fare dei proclami generici così come generici sono i programmi elettorali. Il ruolo del giornalista non è quello di selezionare le cose più interessanti, ma di generalizzarle. In questo modo, la domanda sulla detraibilità fiscale delle spese per gli asili nido, diventa una domanda sugli aiuti alle giovani mamme. La domanda sulla fibra ottica diventa una domanda sulla banda larga. La domanda sulle coppie di fatto riceve una velocissima risposta che rimanda ai Cus… meglio passare subito a parlare dell’operaio della Thyssen (fortuna che non si esprimono preferenze altrimenti sulla scheda avrebbero dovuto scivere Ciro Argentino detto Thyssen) e di Marianna Madia, della quale si ribadiscono le doti di saggista (peccato che l’unico libro con il suo nome che io abbia trovato, contenga un solo capitolo vergato dalla capolista del Lazio).
Se le cose stanno così, ho idea che i quesiti di www.10domande.it non riceveranno risposte dai candidati principali: la maggior parte di esse pone delle questioni precise e specifiche che richiedono repliche altrettanto precise e specifiche.
Per questo motivo i politici non vorranno rispondere e, forse ancor più grave, i giornalisti non vorranno domandare!
Technorati tags: 10domande, walter+veltroni, democratica.tv, marianna+madia, operaio+thyssen
8 Responses
Perché generalizzare?
Ci sono giornalisti che chiedono e giornalisti che si genuflettono…
Mi lascia l’amaro in bocca leggere queste parole, Nicola, ma…. NON mi meraviglia affatto (purtroppo).
Sono fortemente sfiduciato dai politici italiani… e questa è l’ennesima prova che (purtroppo, ancora) i cittadini italiani valgano meno di zero nella vita politica di uno stato come l’Italia. Non possiamo scegliere direttamente da chi essere rappresentati, non possiamo porre legittimi quesiti e ricevere legittime risposte, non possiamo far giungere la nostra voce da nessuna parte che non sia “il nostro piccolo cortile”.
Ho la forte, forte sensazione che anche questa volta toccherò votare “il meno peggio”. E non è una bella cosa.
Condivido le sensazioni: la “notte bianca” è stata una occasione persa di differenziare l’approccio che si ha con il web e con gli elettori.
Riguardo a 10domande, però, penso che il discorso andrebbe ulteriormente approfondito, perchè ritengo tanto valido l’approccio, quanto ancora superficiale. Il Sole24Ore DOVEVA fare di più. L’esperimento negli USA con YouTube andava oltre. L’idea rimane buona, insomma, ma chi ci ha scommesso su l’ha fatto più per il proprio nome che non per dare veramente onore al merito.
Ho la sensazione che non solo la “notte bianca” sia una occasione persa. Temo che tutte queste elezioni, ancora una volta, saranno in generale un’altra grossa occasione mandata al macero. Ma tutti questi esperimenti sono segnali positivi: qualcosa, in un modo o nell’altro, si sta muovendo.
Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, una volta tanto 😉
@Luca. Non generalizzavo… penso a dei giornalisti in particolare 🙂
Molte chiacchiere ieri sera, molte domande diverse tra loro che hanno ricevuto la medesima risposta riformulata in più modi.
Purtroppo se il Cavaliere, dal canto suo, rimane sempre lo stesso e ripresenta il suo ego più integro che mai, Uolter assomiglia sempre più ad un pezzotto malriuscito di Obama. Copia maldestramente gli slogan del senatore americano, fa le chiacchierate sul Web (o meglio, i monologhi)…
Sinceramente sono ancora più confusa di prima e mi sa che se Uolter vincerà sarà solo perché molta gente non vorrà votare il Cavaliere. Insomma, la solita storia. Personalmente mi rincresce votare Uolter da quando ha dato il suo sostengo politico a Bassolino e non sarà certo una videochat a farmi cambiare opinione (per quanto figa la cosa possa sembrare a tante persone).
Penso sempre più che sulla scheda scriverò “Zapatero”.
@Nicola: figurati, si tentava di sdrammatizzare. 😉
@Livia: mi continuo a domandare, da campano, cosa c’entri Bassolino con il problema della monnezza. Ti ricordi cosa è successo ai tempi della giunta Rastrelli? È lì che è cominciato tutto, o meglio è cominciato il peggio…
@Luca vero, è cominciato con Rastrelli… ma Bassolino è su quella poltrona da dieci anni e se avesse voluto evitare certe cose avrebbe potuto farlo. Ma si sa, sulla monnezza ci hanno mangiato un po’ tutti.
Una semplice riflessione:
magari mi sbaglio, ma sin dall’inizio ho avuto un’impressione non “positiva”, parlo del progetto 10domande, dicevo sin da subito ho recepito un vago impegno da parte del Sole24Ore, magari chi ha commissionato il progetto ci credeva… e ci crede ancora..
ma… ma… non credo sia stata un impegno condiviso e diffuso di tutta la redazione del Sole24ore… spero di esser smentito… ma questa è stata e resta la mia sensazione.
Resta un dato di fatto… 4000 voti.. sono pochi… (ahime..) senza contare che le domande sono state presentate quasi esclusivamente da blogger…
Ciò per dire.. che l’iniziativa ha avuto poca visibilità ….
Un enorme plauso va comunque ad Elastic e a Nicola per aver “smosso” le acque 🙂