Eravamo io, zoro, svaroschi, vincos, webgol e un navigatore che non riusciva a collegarsi al satellite. Sarà per questo che da Roma a Pesaro siamo passati per Udine, la tundra friulana, Salisburgo, Riccione e abbiamo sfiorato un ordigno inesploso nella periferia di Belgrado 🙂 Almeno così scriveva zoro dal mio account di twitter tra le 07:42 e le 10:58, quando più o meno siamo arrivati a destinazione.
Il ragazzo, che ha sempre fatto un po’ sostenuto con twitter, alla fine s’è appassionato. Gli ci voleva giusto una spintarella, un incoraggiamento… un dajeeee 🙂
E così, senza distrarsi troppo dalle conversazioni dal basso (che Granieri è pregno e non ti puoi perdere una sola parola), uno va su twitter, clicca su join e mette come user z_oro.
Fondo nero, foto presa da Matrix e si cerca di scrivere qualcosa di credibile insieme con vincos. Perché fare un fake mica è facile, bisogna calarsi nella parte, dire le cose giuste al momento giusto.
E mano a mano che vai avanti ti chiedi come reagirà il protagonista del falso. Sarà contento, magari un po’ lusingato, co’ tutti i cani randagi, cammelli e re magi che lo followano? Oppure prenderà l’account e lo strapperà , stamperà i twitter e ci si pulirà il culo? E invece no, perché zoro non è fatto così 🙂
E allora daje e ricorda che la vertigine non è paura di bloggare ma voglia di twittare… me fido de teeeee 😀
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