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Il sito della Casa bianca adotta una licenza CC

Oggi è andato online il nuovo sito della Casa bianca, che adotta il look and feel un po’ aulico che caratterizza tutta la comunicazione digitale del nuovo presidente degli Stati Uniti. A prima vista sembra un ottimo prodotto e ha una peculiarità importante: tutti i contenuti sono concessi con una licenza creative commons attribution 3.0 (via Joy Ito). Ecco, infatti, quello che dice la pagina con le informazioni sul copyright:

Pursuant to federal law, government-produced materials appearing on this site are not copyright protected. The United States Government may receive and hold copyrights transferred to it by assignment, bequest, or otherwise.
Except where otherwise noted, third-party content on this site is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 License. Visitors to this website agree to grant a non-exclusive, irrevocable, royalty-free license to the rest of the world for their submissions to Whitehouse.gov under the Creative Commons Attribution 3.0 License.

Ovviamente, non ho potuto fare a meno di dare un’occhiata al sito del Quirinale e di Palazzo Chigi. Per la presenza on line del nostro Presidente delle Repubblica non ho trovato alcuna informazione in merito al copyright. Il sito del Governo, invece, adotta il solito approccio:

I contenuti del sito – codice di script, grafica, testi, tabelle, immagini, suoni, e ogni altra informazione disponibile in qualunque forma – sono protetti ai sensi della normativa in tema di opere dell’ingegno.
Ogni prodotto o società menzionati in questo sito sono marchi dei rispettivi proprietari o titolari e possono essere protetti da brevetti e/o copyright concessi o registrati dalle autorità preposte.
Per fini di lucro è consentito utilizzare, copiare e distribuire i documenti e le relative immagini disponibili su questo sito solo dietro permesso scritto (o egualmente valido a fini legali) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, fatte salve eventuali spettanze di diritto. Le note di copyright, gli autori ove indicati o la fonte stessa devono in tutti i casi essere citati nelle pubblicazioni in qualunque forma realizzate e diffuse.

Su questo argomento si è espresso qualche tempo fa David Orban durante un convegno in una sede della Camera dei deputati:

Parlare di salute mentale, serenamente

Vi segnalo un progetto molto interessante: Serenamente, il magazine di psicologia che vuole rendere la salute mentale accessibile a tutti. Sul sito leggo che l’obiettivo