Confesso di essermi perso l’intervento di Pepe Moder al ParmaWorkCamp, ma oggi ho trovato le slide (in pdf) nel suo blog: si tratta di 20 suggerimenti per chi vuole sostenere un colloquio. Tutto piuttosto condivisibile, soprattutto gli ultimi due consigli.
A Pepe, però, mi permetto di dare un consiglio anche io: se stai cercando qualcuno, cerca di scrivere un annuncio comprensibile 😉
L’ultima slide della presentazione, infatti, contiene proprio una annuncio di lavoro… Ma andiamo per punti, anzi per bullet:
Barilla G&R Fratelli S.p.A. sta cercando un Senior Digital Project Manager per l’area Digital all’interno dell’Unità Group Communication & External Relations.
Barilla cerca un project manager con media esperienza (più avanti si dice che deve avere almeno cinque anni di esperienza in posizione analoghe) da inserire nel gruppo di lavoro che si occupa dei siti che è collocato nella funzione aziendale Comunicazione e relazioni esterne. E fin qui era facile.
La persona che inseriremo si occuperà dell’organizzazione del lavoro operativo dei progetti relativi alla Business Unit Meal Solutions, agendo come interfaccia strategica e operativa tra il cliente interno, la Web Agency e l’IT. Nello specifico, assisterà il lavoro della Web Agency per tutta la realizzazione, indirizzando le attività nel rispetto del concept approvato; solleverà il cliente interno dalle problematiche di interfaccia diretta con la Web Agency, recependo le sue istanze e le modifiche operative e traducendole in deliverables per la Web Agency; definirà e dirigerà le attività tattiche, occupandosi della loro realizzazione in collaborazione con la Web Agency.
La persona si occupa dei progetti della business unit Meal Solution, che dovrebbero essere i sughi pronti. Il nostro uomo si occuperà di fare l’interfaccia “strategica e operativa” ed è evidente che la parola strategica è stata buttata lì per rendere la cosa più sexy. A occhi e croce, dovrebbe funzionare così: quelli che fanno i sughi precotti (il cliente interno) hanno creato un nuovo sugo e lo devono promuovere anche online, quindi si rivolgono all’area digital e concordano il da farsi, coinvolgendo un’agenzia esterna che farà materialmente il progetto e il lavoro. Una volta scelto il progetto, è necessario implementarlo, ma quelli della business unit non ne vogliono sapere, quindi il project manager deve incaricarsi di gestire tutti i rapporti con la web agency e con l’area tecnica dell’azienda che dovrà provvedere all’esercizio del sito. E’ un ruolo un po’ rognoso, si fa da parafulmine a tutti e soprattutto non ci si deve mai dimenticare di mettere in copia conoscenza mezza azienda ;-).
Gli verrà chiesto, inoltre, di partecipare proattivamente e con contributi fattivi alla definizione strategica di progetto.
La parola strategia viene spesso usata a sproposito. Una persona con cinque anni di esperienza in un ruolo non fa le strategie, per un motivo molto semplice: le strategie le fanno i generali. Questo annuncio, invece, riguarda un tenente (ragionevolmente inquadrato a livello impiegatizio, difficilmente come quadro).
Per questa posizione, sono richiesti laurea o diploma, oltre a un’esperienza almeno quinquennale in posizioni analoghe, maturata in Web Agency e/o aziende strutturate di grandi dimensioni.
Leggasi: il titolo di studio non è un titolo preferenziale per accedere alla posizione, ma conta solamente l’esperienza in un’azienda di grandi dimensioni. Lavorare in un’organizzazione complessa richiede l’accettazione di molti compromessi: selezionare persone che hanno già avuto un’esperienza in strutture analoghe minimizza il rischio di trovarsi senza risorsa dopo pochi mesi.
La persona che verrà inserita dovrà avere una conoscenza sostanziale di project management, grafica Web e linguaggi di programmazione Internet, oltre a un’ottima conoscenza delle architetture di rete.
Questa frase chiarisce definitivamente che si tratta di un ruolo sostanzialmente operativo e assai poco strategico. Serve qualcuno che abbia competenze tecniche precise anche se a me non è mai capitato di avere a che fare con un tecnico il sui senso estetico raggiungesse il quoziente minimo necessario per permettergli anche solo di aprire Photoshop o con un web designer che avesse delle competenze tecniche decenti.
E richiesta, infine, una forte predisposizione al lavoro di squadra e la capacità di gestire risorse junior nelle fasi operative di lavoro.
Una nota sulla “predisposizione al lavoro di squadra”: non mi è mai capitato di leggere un curriculum o di esaminare un candidato che non dichiarasse di avere una grande predisposizione al lavoro di squadra. C’è un solo modo per appurarlo: fare un percorso strutturato di selezione, o con il supporto di test, oppure con il supporto di simulazioni.
Concludo: la mia è solo un’interpretazione, sicuramente viziata dalle mie esperienze in aziende più o meno grandi come dipendente e come consulente. Mi piacerebbe sapere da Pepe Moder quanto sono lontano dalla verità 🙂