I signori di Trenitalia hanno deciso di adottare le stesse pratiche tariffarie del cazzo delle compagnie aeree. Innanzitutto, un aumento ingiustificato dei prezzi del biglietto, tanto che oggi per andare da Roma a Milano in prima classe ci vogliono 103,60 euro, mentre la seconda ne costa 75,10 euro. In secondo luogo le tariffe scontate, che se perdi il treno ti dai in fronte il biglietto.
Ecco io ne ho appena comprata una andata e ritorno in giornata Roma Milano con un sconto del 35%. Peccato che il sistema di prenotazione, abbia deciso che all’andata parto da Termini e al ritorno arrivo a Tiburtina (una cosa comoda comoda).
Chiamo il call center per chiedere se è possibile rettificare l’errore e mi rispondono che purtroppo il biglietto è a tariffa scontata e quindi non si può cambiare e tanto meno fare l’upgrade a una tariffa superiore. La cosa più sconfortante è che mentre tu ti incazzi e ti trattieni dal mandare affanculo il tipo che ti risponde al call center, quello avvia la litania “Trenitalia la ringrazia per aver chiamato…” stile testimone di geova. Scommetto che gli dicono che deve anche sorridere, come nel film di Virzì.
Beh, all’operatore di Trenitalia non glielo dico perché non se lo merita: ma un bel V-A-F-F-nculoooooo a quelli del marketing di Trenitalia e a quegli altri che hanno fatto l’interfaccia del sito ci sta proprio tutto.
Parlare di salute mentale, serenamente
Vi segnalo un progetto molto interessante: Serenamente, il magazine di psicologia che vuole rendere la salute mentale accessibile a tutti. Sul sito leggo che l’obiettivo