Alfonso Fuggetta pubblica un interessante paper dal titolo The Challenge of Innovation. Il contenuto può essere in parte riassunto dallo schema proposto nella seguente tabella:
 | Research | Innovation |
Driver | intellectual challenge | Market success |
Approach | Specialization | Cross-functional |
Perspective | Medium-long | Short-medium |
Funding | Tipically public Visionary | Tipically private Venture |
Key abilities | Scientific excellence | Ability to execute |
Non-functional requirements | Only those needed to prove the idea | Tailored to users’ needs and expectations |
Fuggetta chiarisce il rapporto tra ricerca e innovazione, sottolineando che l’innovazione può essere definita come l’applicazione dei risultati della ricerca nella società . Quindi mette in evidenza il ruolo del trasferimento tecnologico nel passaggio dall’una all’altra.
Il tutto, in definitiva, gli permette di illustrare il ruolo di Cefriel, confrontando la sua struttura con Ideo, una blasonatissima azienda californiana.
Consiglio la lettura del paper di Fuggetta, che è scritto in modo assai gradevole. Aggiungo una considerazione: ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico sono concetti generalmente associati alla ricerca scientifica. Oggi, però, dobbiamo constatare che molta innovazione riguarda le pratiche sociali e che la creazione di valore economico è la diretta conseguenza della capacità di creare valore sociale. Allora, mi domando se quanto dice Fuggetta con riferimento a politecnici e facoltà scientifiche non possa essere utilizzato, mutatis mutandis, anche per le scienze sociali.
One Response
Un tema emergente (nemmeno più tanto) è quello dell’ INNOVAZIONE DEL MANAGEMENT.
Il focus in questi ultimi anni è stato sempre sull’innovazione radicale, sistemica del business. Indispensabile per traghettare le aziende nel terzo millennio.
okay ma come si fa ad innovare il business se non si R-INNOVANO anche le prassi?
Gary Hamel ci sta ragionando su