Domenica e lunedì si vota per le regionali del Lazio. Come di consueto faccio la mia dichiarazione pubblica di voto.
Come probabilmente avrete già capito che, per quanto riguarda la presidenza della Regione, la mia preferenza va a Emma Bonino. Il motivo è molto semplice. La maggior parte delle spese di una regione riguarda la sanità e c’è un solo modo – a mio avviso – per innescare un processo che porti un miglioramento dell’efficienza e una riduzione degli sprechi: la trasparenza. E’ solo grazie alla trasparenza, infatti, che è possibile portare a galla i comportamenti devianti neutralizzandoli. Le inchieste giornalistiche alla Report non potranno mai far emergere tutte le magagne e neanche i controlli istituzionali che nella maggior parte dei casi sono solo di forma. E’ necessario un controllo diffuso da parte dei cittadini e questo potrà avvenire solo nel momento in cui tutti i dati verranno messi online in formati aperti.
Emma Bonino ha la capacità e la determinazione di far accadere questo cambiamento e già questo basta. Ma Emma ha anche dimostrato con la sua storia di essere una persona corretta, trasparente e di solidissimi principi istituzionali.
Renata Polverini, dall’altra parte, è una candidata debole sia per storia personale che per coalizione politica. Segretario di un sindacato assai poco rappresentativo, ha acquisito popolarità solo grazie alle “ospitate” nei dibattiti di approfondimento politico, che l’hanno proposta come alternativa sindacale di destra in contrapposizione ai tre sindacati maggiori. La coalizione è orfana della lista del Pdl nella provincia di Roma, il che significa che dopo le elezioni si scatenerà una guerra tra partitini per l’arrembaggio a poltrone e poltroncine. In questo situazione, sarà gioco facile per i baroni della sanità continuare a fare il bello e il cattivo tempo.
Poiché posso esprimere una preferenza, sulla scheda scriverò il nome di Cristiana Alicata. Giovane, brava, preparata che dice: «Mi candido perché noi giovani non possiamo parlare di rinnovamento e aspettare di essere cooptati. Perché dobbiamo smettere di sentirci inadeguati perché i grandi sono lì da più tempo e quindi ne sanno più di noi.» E poi… grande utilizzatrice di Facebook 🙂
In definitiva la scheda elettorale sarà questa:
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